Il giudice sportivo Tosel ha preso la propria decisione. Maurizio Sarri è stato squalificato per due turni (squalifica da scontare in Coppa Italia) più una ammenda da 20.000 euro per i fatti accaduti nella sfida del San Paolo contro l’Inter martedì.
Anche Roberto Mancini è stato sanzioanto con un’ammenda da 5.000 euro per “aver tenuto un atteggiamento intimidatorio” nei confronti del collega.
Non è stato dunque applicato l’articolo 11 del codice di giustizia sportiva, che avrebbe invece portato ad una squalifica assai più lunga nei confronti del tecnico partenopeo.
“SQUALIFICA PER DUE GIORNATE EFFETTIVE DI GARA ED AMMENDA DI € 20.000,00
SARRI Maurizio (Napoli): per avere, al 47° del secondo tempo, rivolto all’allenatore della squadra avversaria epiteti pesantemente insultanti; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale e dai collaboratori della Procura federale.
AMMENDA DI € 5.000,00
MANCINI Roberto (Internazionale): per avere, al 47° del secondo tempo, uscendo dall’area tecnica, tenuto un atteggiamento intimidatorio nei confronti dell’allenatore della squadra avversaria che l’aveva insultato; per avere inoltre, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolto al Quarto Ufficiale un’espressione irriguardosa”, si legge nel comunicato diffuso dalla Lega Calcio.
In serata, l’avvocato del Napoli, Mattia Grassani, ha annunciato in un intervento a Radio Crc che il club non presenterà ricorso:
“La decisione presa da Tosel non è stata facile perché ha dovuto giudicare una tematica mai contemplata prima – ha argomentato Grassani – La vicenda ha una delicatezza fuori dal comune per cui questo caso fa giurisprudenza. Dal mio punto di vista è una decisione nel complesso di buon senso e di equilibrio, Tosel ha applicato le regole. Il Napoli non presenterà ricorso”.