È uno dei coach più vincenti del basket italiano, ma è anche un grande appassionato di calcio. Sergio Scariolo, attuale ct della Spagna, con cui ha vinto tre titoli europei, da aggiungere a quelli nazionali ottenuti con il Real Madrid e il Malaga dopo gli esordi a Pesaro, è intervenuto a Tele Radio Stereo effettuando un suggestivo parallelo tra il calcio e la pallacanestro nella realtà spagnola:
“In Spagna si fa calcio a grandissimi livelli, ma ci sono dei mondi diversi: quello del Real Madrid è condannato all’eccellenza, deve convivere con una pressione pazzesca, quello dell’Atletico è abituato a soffrire e sa che comunque finisca non ci saranno critiche eccessive. Ma l’Atletico ora è organizzato benissimo, con un gruppo imprenditoriale di primissimo livello nei campi in cui opera”.
Ma perché la Spagna produce talenti in ogni sport, mentre in Italia i “miti” sono i “decani” Valentino Rossi e Gianluigi Buffon? Ecco la spiegazione di Scariolo: “Purtroppo la differenza tra Italia e Spagna è che da noi non si fa più praticare sport nelle scuole e questo incide sulla produzione di talenti ad alto livello”.
“Vincere non è mai semplice – ha aggiunto Scariolo riferendosi alle proprie esperienze – Perché bisogna adattarsi alle abitudini dei paesi stranieri che ti ospitano”.
Infine un parere sull’Inter, la squadra del cuore di Scariolo: “Da tifoso voglio vedere il campo, ma sono attento anche alle dinamiche societarie. Serve una struttura societaria solida, la Juventus in quest’ottica è l’esempio. Se parliamo di rosa dell’Inter, le basi ci sono, bisogna dare continuità al lavoro che si è intrapreso, si deve trovare il massimo della sintonia fra società, dirigenza e squadra”.