Il presidente del Pescara Daniele Sebastiani è tornato a parlare dopo l’esplosione di una bomba carta nel giardino della sua casa.
“Io non mi faccio intimidire e vado avanti per la mia strada. Ma quello che è accaduto è un episodio a dir poco deprecabile, considerando quello che ho fatto per Pescara e il Pescara negli ultimi cinque anni”, ha dichiarato all’Ansa.
“Ero rientrato da poco – ha raccontato – e all’improvviso ho sentito un boato. Sono sceso in giardino dopo che un vigilante di uno stabilimento balneare che si trova di fronte ha suonato al campanello allarmato dal fumo. Purtroppo gli stadi sono diventati delle zone franche dove si può insultare chiunque, come accade da tempo all’Adriatico. Questa è una società di capitali in cui io e i miei soci abbiamo il 70%. Non si può andare via così dalla sera alla mattina. Ci sono firme da mettere e soldi da tirare fuori. Questo, vorrei dire a chi ci insulta, è un sodalizio di persone serie che lavorano per il bene della società”.