La Cremonese torna allo “Zini” in cerca di riscatto, dopo aver incassato la prima sconfitta stagionale a Benevento. Il Venezia del nuovo corso si presenta priva proprio di Walter Zenga, squalificato.
Per Mandorlini le scelte sono ridotte all’osso, privo com’è degli infortunati Montalto, Paulinho, Terranova, Croce e Piccolo. Inedita la coppia d’attacco Carretta-Strefezza, supportati da Castrovilli. I lagunari, guidati da Benny Carbone, non hanno invece problemi di formazione e si schierano col tridente Falzerano-Litteri-Di Mariano.
Le squadre si studiano per 8 minuti, sino a che Vicario è costretto alla parata a terra su tiro del vivace Strefezza. La Cremonese prende fiducia e – con essa – il predominio del campo, pur faticando in fase conclusiva. Al 14′ il diagonale di Castrovilli coglie la base del palo alla destra del portiere veneto. Al 39′ la Castrovilli frana in area, pressato da Bentivoglio, ma per l’arbitro è tutto regolare; sul rovesciamento di fronte, Segre tira poco a lato della porta difesa da Radunovic. Il nulla di fatto è specchio fedele di quanto visto in campo, nel corso del primo tempo.
La prima emozione del secondo tempo si registra al 50′, quando Carretta tira fuori. La Cremonese spinge sull’acceleratore e insidia più volte la porta del Venezia con Carretta e Castrovilli, senza però fare centro. Al 78′ segna però il Venezia: su azione di contropiede, Di Mariano fa partire una staffilata dal limite dell’area e trafigge Radunovic . La Cremonese è frastornata e la sua reazione poco lucida. L’innesto tardivo di Brighenti non porta in dote particolari benefici alla manovra d’attacco grigiorossa. In tempo di recupero il Venezia sfiora addirittura il raddoppio con Citro.
Finisce la partita col Venezia vincente e il pubblico locale che fischia la propria squadra, dopo averla incitata per tutta la durata dell’incontro. La panchina di Mandorlini comincia a scottare, mentre l’approdo di Zenga in laguna paga già dividendi importanti.