Mentre i giocatori azzurri e i tifosi si avvicinano allo “shock” di seguire un Mondiale senza l’Italia, c’è chi pensa alla propria grande occasione fallita. Ventotto anni dopo, la delusione per l’eliminazione in semifinale dopo i calci di rigore contro l’Argentina brucia ancora nel cuore di Aldo Serena, uno dei due sfortunati protagonisti degli errori decisivi dal dischetto insieme a Roberto Donadoni dopo l’1-1 dei 120’.
Intervistato da ‘SportMediaset’, per la quale lavora da anni come apprezzato commentatore tecnico, l’ex attaccante di Juventus e Inter ha ammesso di essere tormentato dal ricordo di quell’episodio: “Ci penso spesso, è un ricordo che viene fuori. È stata una delusione tremenda, la ferita è ancora aperta: sbagliare un rigore così, eravamo la squadra più forte…”.
Ma secondo Serena alla base del mancato accesso alla finale c’è stato anche qualche errore di natura tecnica e tattica…: “Col senno del poi non si può parlare, ma forse sarebbe stato meglio giocare con Vierchowod su Maradona e insistere in attacco con la coppia Baggio-Schillaci. Si erano imposti a suon di gol e giocate, avevano esuberanza e qualità”.
Per Serena il compito di Mancini non sarà semplice: “Non avendo dei super campioni sui quali fare affidamento, dovrà creare un gruppo unito, una squadra compatta, dare un gioco. E non è semplice perché il ct ha sempre pochi giorni a disposizione. Nella speranza che Chiesa o Verdi esplodano, o altri giocatori come Pellegrini, in questa fase ci sono poche certezze”.