Sergio Conceiçao avverte Simone Inzaghi

Sergio Conceiçao avverte Simone Inzaghi

Sergio Conceiçao ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Lecce-Milan. “È stato importante lavorare con tutti i giocatori, perché fino ad ora non c’era mai stato tempo – ha esordito -. Se uno gioca nel Milan e non ha voglia, allora già non va bene. Quindi qua non si deve parlare di voglia, quella viene già indossando questa maglia. Poi in allenamento io vedo chi mi dà più garanzie per iniziare la partita. Tutti mi hanno dato buone risposte, poi decido io”.

“Da questo periodo negativo si esce con i risultati – ha aggiunto il tecnico dei rossoneri -. Ci vogliono due caratteristiche importanti: lavorare al massimo facendo di più come squadra e limitare gli episodi, gli errori non forzati, la sfortuna che abbiamo in partita. Non c’è altra strada se non lavorare. Non si deve credere per credere, ma credere per fare”.

Quindi ha lanciato un avvertimento all’Inter di Simone Inzaghi: “Da quando sono arrivato qua ci sono state partite decisive. Non dobbiamo pensare troppo in là: abbiamo 13 partite sicure, 11 in campionato e le due in Coppa Italia. Vedendo le dichiarazioni di Inzaghi, ha detto che possono fare il triplete, ma noi possiamo vincere due titoli anche in una stagione negativa”.

“Voglia di reazione? Sì si, la voglia la vedo. Sono convinto che tutti siano molto vogliosi. Quando sono arrivato qua abbiamo avuto 10 giorni incredibili con la Supercoppa, poi contro il Cagliari si è persa quell’anima e quell’energia grandissima presa a Riyad. Come media punti eravamo dietro il Napoli in campionato, poi dopo Zagabria ci sono stati tanti errori, miei e dei giocatori. Nelle due partite col Feyenoord c’è stata un po’ di sfortuna, a livello di mentalità sembravamo essere un po’ più sereni, ma anche alcune decisioni sono state al limite: tante volte l’arbitro non ammonisce sulle simulazioni, Theo è stato espulso”.

“Abbiamo perso l’anima e non la dobbiamo perdere, altrimenti cadiamo in un buco. So che sono parole, ma a me costa, costa come ai tifosi. Mi costa stare qua a parlare con voi. L’Arsenal ha battuto 7-1 il PSV e l’anno scorso col Porto ci ho perso solo ai rigori. Non è che da un giorno all’altro non capisco di calcio, non è che sono arrivato dal niente. Io devo giustificare tutti i giorni il perché devo essere l’allenatore del Milan. Voi lo sapete che qua ci sono problemi grandissimi: a livello di ambiente e di mentalità. Ma l’unica soluzione è vincere. La settimana è stata molto buona a livello di lavoro, ma questo non vuol dire che domani vai a Lecce e vinci. Non bisogna guardare indietro, ma avanti” ha concluso Conceiçao.

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