Di gol nella prima giornata di campionato ce ne sono stati parecchi, eppure si è parlato e si parlerà durante la settimana quasi esclusivamente di Var.
Nella prima giornata il nuovo mezzo video in supporto degli arbitri è stato sollecitato in parecchie occasioni, su quasi tutti i campi.
Dal primo, storico rigore assegnato “via tv”, e parato da Gigi Buffon, duante Juventus-Cagliari, al bis nel secondo anticipo, la vittoria del Napoli a Verona, quando il primo gol azzurro è stato convalidato senza il ricorso al mezzo televisivo.
Le gara della domenica hanno però fatto emergere più di un dubbio, come era inevitabile per una simile rivoluzione. E se i calciatori, Gigi Buffon in testa, concordano sul fatto che la novità permetterà di ridurre le proteste nei confronti di ogni decisione arbitrale, sempre molto presenti in Italia, sono tanti i motivi di discussione, quasi tutti legati alle modalità di utilizzo, a partire dal tempo necessario all’arbitro per rivedere l’azione: il rigore per il Cagliari a Torino ha richiesto quasi 2’ e tutt’altro che breve è stata la procedura di Crotone per decidere il rigore per il Milan e l’espulsione di Ceccherini.
Casi particolari quelli di Milano e Bologna: a San Siro un rigore per l’Inter e uno non concesso alla Fiorentina sono stati giudicati dall’arbitro Tagliavento senza il sussidio delle immagini che, giova ricordarlo, potranno correre in soccorso dell’arbitro solo in caso di episodio evidente per assegnare, o revocare, un rigore, per la convalida di un gol, per espulsioni dirette e scambi di persona sui cartellini.
E poi, immancabili, ci sono i problemi tecnici. A Bologna durante la gara dei rossoblù contro il Torino il Var è stato inattivo per 77’ causa un guasto tecnico: non ce n’è stato bisogno, ma in tal caso scatterebbe il piano B, la comunicazione via walkie-talkie tra l’arbitro Var e il quarto uomo.
Beffardamente, era tutto funzionante al momento dell’episodio più controverso della giornata, il gol annullato al torinista Berenguer: qui l’assistenza video non è stata utilizzabile in quanto il gioco fermo da quando l’arbitro Massa aveva recepito l’assistente La Rocca che aveva sbandierato il fuorigioco di Belotti, servito però da Destro e non da un compagno.
Furiose le proteste di Mihajlovic a fine partita, impotente la reazione dell’arbitro Massa, che ha ammesso l’errore, ma anche che non si poteva più tornare indietro. Nessuno è perfetto, Var incluso.