Un acuto di Antonio Caracciolo regala al Verona di Pecchia il derby della speranza nella disperata lotta alla salvezza, nella quale ripiomba prepotentemente lo stesso, deludente Chievo di Maran. La rete del difensore gialloblù consente all’Hellas di salire a 22 punti, momentaneamente terz’ultimo in attesa di Crotone-Roma, il Chievo resta inchiodato a 25. Prossimo turno: Verona-Atalanta (domenica 18 marzo ore 15), Milan-Chievo (domenica 18 marzo ore 15).
Primo tempo. Inizia bene il Chievo, Nicolas è costretto ad uscire frettolosamente dai pali per neutralizzare l’affondo di Inglese. Risposta immediata dell’Hellas, buon per Sorrentino che Felicioli manchi il tocco sottomisura. Nemmeno l’estremo clivense (7’) è impeccabile sulla conclusione da fuori di Buchel, palla in angolo da cui nulla scaturisce. Le squadre si assestano, troppo importante la posta in palio per lasciare spazio ai rispettivi avanti. Dalla Curva Sud, cuore del tifo dell’Hellas, sbuca l’ormai tradizionale striscione contro l’allenatore “Pecchia vattene”, inoltre partono cori contro il presidente Setti ed il direttore sportivo Fusco: tutti invitati ad andarsene.
Col passare dei minuti il Verona si rende pericoloso con un incursioni dalla sinistra che portano Fares e Felicioli a pericolosi traversoni, Dainelli e compagni non si fanno sorprendere. Sulla stessa falsariga un paio di splendide combinazioni tra Birsa e Castro con tanto di centri pericolosi di quest’ultimo ed attenta risposta di Caracciolo e soci. Si corre sul filo dell’equilibrio con fiammate improvvise che si spengono ben presto. Il Verona è più propositivo, il Chievo attendista pronto ad affondare. Come al 36’quando i clivensi collezionano la palla più pericolosa fin qui: doppio angolo, sul secondo stacco centrale di Bani: il difensore di Maran colpisce male la palla che finisce sul fondo. Sull’altro fronte anche l’Hellas conquista un tiro dalla bandierina, stavolta è nulla di fatto. Non così in area gialloblù: Castro resiste a Caracciolo e calcia, Nicolas gli chiude lo specchio, impendendo il vantaggio avversario. Niente recupero e tutti negli spogliatoi.
Secondo tempo. Prima mossa di Maran ad inizio ripresa: dentro Giaccherini per Meggiorini. Solito tema, Verona più aggressivo, Chievo più ficcante. 4’: Cacciatore dalla destra, girata di Inglese da centro area, indisturbato, palla a lato. 7’: risposta, vincente, dell’Hellas: angolo di Verde ribattuto, rimesso in mezzo dallo stesso fantasista, stavolta basso, gran girata di Caracciolo e palla sotto l’incrocio opposto per l’1-0 Hellas. Entusiasmo a mille nella tifoseria del Verona mentre il Chievo ci prova subito: Birsa dal limite, Nicolas in parata plastica. Cambia il tema tattico. I clivensi devono alzare necessariamente il baricentro, il Verona copre e riparte sostenuto dai cori dei tifosi gialloblù. Maran toglie Hetemaj, inserendo capitan Pellissier nel Chievo.
Pecchia, dal canto suo, inserisce Franco Zuculini per Verde. Radovanovic si libera bene al limite ma calcia alle stelle. 26’, doppio angolo per i clivensi, difesa gialloblù insuperabile. Il Chievo è nervoso, fioccano falli a centrocampo e le ammonizioni di Bani e Radovanovic. I gialloblù non lasciano passare un filo d’aria, per Pellissier e compagni la vita si fa dura. Ora sono i tifosi del Chievo ad invitare i propri calciatori a tirare fuori gli attributi. Col passare dei minuti il Verona si abbassa ma, neanche così, i clivensi si rendono pericolosi, intestarditi nel catapultare palloni aerei, facile preda di Ferrari e compagni. 40’: dentro Aarons per Felicioli nell’Hellas. Quando il Chievo trova lo spazio procurato dal gran lavoro di Cacciatore sulla destra, Castro da buona posizione spreca, calciando alle stelle. Maran inserisce Stepinski, mentre Pecchia toglie Calvano per Fossati a due minuti dal termine. Quattro minuti di recupero, ultima punizione del Chievo e triplice fischio.