In attesa di novità societarie il Milan si mette alle spalle i veleni contro la Juventus e riparte. A San Siro il Genoa è piegato di misura, ma il risultato non inganni, perché la squadra di Montella ha dominato una partita che ha visto il Grifone limitarsi a una buona fase difensiva, senza però mai imporre alcun cambio di ritmo. Milan più forte delle assenze, quelle annunciate degli squalificati Romagnoli, Sosa e Bacca e pure quella dello sfortunatissimo Andrea Bertolacci, infortunatosi al quadricipite dopo appena 4” e sostituito da Locatelli, autore di una buona partita.
Rossoneri sempre in controllo, ma troppo spesso protagonisti di un possesso palla lento e sterile. L’unico gol della partita lo ha firmato al 39′ Mati Fernandez, alla prima gioia in rossonero: palla persa in uscita dal Genoa e prezioso suggerimento di esterno di Lapadula per il cileno, che batte Lamanna con un bel pallonetto.
Nella ripresa il Genoa non cambia atteggiamento né modulo fino all’ultimo quarto di partita con l’ingresso di Pinilla per l’ex, appladito, Taarabt. Ma non basta, perché Donnarumma non fa una sola parata e il Milan gestisce il vantaggio minimo, pur senza creare nitide occasioni per raddoppiare.
I tifosi rossoneri, che nel pre-partita hanno esposto striscioni di protesta per il mancato closing, si godono l’avvicinamento all’Inter, ora distante solo 2 punti.