Il Pescara si aggiudica la malinconica sfida tra retrocesse con largo anticipo, interrompendo la mini-serie positiva del Palermo (tre partite utili) e congedandosi con un mezzo sorriso dai propri tifosi al termine di una stagione da dimenticare.
Per i biancazzurri si è trattato appena della terza vittoria stagionale, seconda sul campo, entrambe ottenute nella gestione Zeman, nella prima e nell’ultima gara interna con in panchina il tecnico boemo, che al debutto aveva travolto 4-0 il Genoa.
Si è trattato comunque di una vittoria nel deserto per il Pescara, abbandonato dai propri tifosi entrati allo stadio per protesta solo dopo il 60’.
Primo tempo equilibrato, ma aperto dalla rete di Muric, la prima in Serie A per l’attaccante croato, che insacca di testa su cross di Caprari. Il Palermo potrebbe pareggiare subito, ma Nestorovski si divora la rete solo davanti a Fiorillo.
Il Palermo aumenta i giri nel secondo tempo, creando però solo un’opportunità da rete con Chochev. Il Pescara agisce di rimessa e dopo aver sfiorato il 2-0 con il fischiatissimo Cerri lo trova in pieno recupero con Mitrita, sevito da Brugman: anche per il rumeno si è trattato del primo centro in Serie A.