Le parole di Davide Frattesi
Davide Frattesi si è confessato (ma non del tutto) a Dazn: “Quello che ho sognato non si può dire… Lo dirò alla fine”.
“Se ho scelto l’Inter dopo il gol a San Siro e i complimenti di Marotta? In realtà un anno e mezzo prima, quando col Sassuolo vincemmo 2-0 a San Siro. Rimasi colpito dallo stadio e dai tifosi, ho saputo che l’interesse era concreto, avevo già praticamente scelto” ha aggiunto nel corso dell’intervista inserita nel format “Inside”.
“Avevo incontrato Simone Inzaghi in Sardegna. Stavo mangiando il sushi e mi ha dato una pacca (ride, ndr). Lì era in fase di trattativa però gli avevo ribadito l’idea di venire qui se ci fosse stata l’occasione, ci siamo rincontrati qui entrambi felici. Lui ha contribuito a farmi venire qui, ho capito quanto l’Inter volesse prendermi. Bastoni è stato il primo a darmi il benvenuto, poi Barella e Darmian. Già in Nazionale ne avevamo parlato e sapevamo. Tutti mi hanno detto che si sta bene e non posso che confermare”.
Capitolo Barella: “Intanto siamo vicini di posto, può nascere una bella amicizia ma c’è già. Siamo due con lo stesso carattere, ci troveremo. Adesso è ancora il centrocampista più forte in Italia, spero continui così perché ci darà una mano incredibile. L’emoticon del trattore? Me l’hanno data gli altri nello spogliatoio, da lì mi è piaciuta e l’ho iniziata a usare. La lascio agli altri. Perché forse rompo le scatole…”.
Chiosa sul Sassuolo e Dionisi: “Mi ha detto Finalmente ce l’hai fatta. A parte gli scherzi, ho ringraziato lui e tutto lo staff. Sono stati fondamentali, al primo anno a Sassuolo volevo andare allo Spezia in prestito, loro mi hanno detto di rimanere in ritiro e andò bene, parecchio merito è loro. Mi hanno aiutato nei momenti difficili, un altro allenatore o un altro staff non l’avrebbero fatto forse”.