Le parole di Alberto Gilardino alla vigilia di Genoa-Fiorentina
Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’esordio in Serie A, che vedrà il Grifone sfidare la Fiorentina sabato sera a Marassi: “È normale che come tutti gli esordi c’è emozione ma c’è anche convinzione e consapevolezza da parte mia, della squadra e dall’entusiasmo che ci sta trasmettendo il nostro popolo. Nella mia carriera ho vestito la maglia della Fiorentina dove ho vissuto, insieme alla squadra, momenti importanti come li ho vissuti al Genoa“.
“Dobbiamo affrontare la partita con la stessa intelligenza tattica delle altre partite – ha sottolineato il coach dei rossoblù -. Ci saranno momenti in cui dovremo sacrificarci nella fase difensiva, dovremo fare una partita perfetta contro di loro. La squadra è in costruzione, sono arrivati giocatori importanti nel gruppo come Martin, Thorsby, Leali. Sono arrivati De Winter, Retegui, Messias che però dovrà stare fermo per un po’ di tempo. Mi auguro di poterlo avere dopo la sosta. Sono giocatori che danno gioventù, freschezza qualità e fisicità all’interno di un gruppo ben rodato. Per domani siamo un po’ corti a livello numerico, abbiamo dei giocatori da valutare come Melegoni e Vogliacco. Gli altri stanno tutti bene. Abbiamo lavorato bene da Moena fino a Genova. C’è la convinzione di fare la partita giusta. Fondamentale è la determinazione che metteremo dentro la gara. Bani e Biraschi? Sia Mattia che Davide hanno recuperato a pieno”.
Quindi ha fissato l’obiettivo: “Noi dobbiamo raggiungere i 40 punti e non è mai facile. Ogni anno in A ci sono sempre momenti particolari e raggiungere un traguardo è qualcosa di speciale. Ogni giorni si lavora per migliorare e questo deve essere dentro la testa di tutti, per non porsi limiti”.
“Per Malinovskyi aspettiamo che sia definitiva, è un giocatore che non sta a me presentarlo e ha fatto vedere cose importanti nel campionato di Serie A. Messias ha ricoperto tanti ruoli. È un giocatore duttile che si sacrifica in entrambe le fasi. Quando sarà al massimo della condizione sarà importante. Malinovskyi all’Atalanta ha giocato nei due in mezzo o trequartista, nel Genk ha giocato come play” ha concluso Gilardino.