Le parole di Benjamin Pavard
Benjamin Pavard ha rilasciato una lunga intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ in cui ha parlato della sua nuova avventura all’Inter, non nascondendosi sull’obiettivo finale. “È stata la scelta giusta, sono stato accolto molto bene da tutti, da mister Inzaghi ad Javier Zanetti fino ai compagni di squadra – ha sottolineato -. Ho scoperto un bello spogliatoio. Dopo sette anni in Germania volevo una nuova sfida, nuovi stimoli. L’Inter mi voleva già a gennaio con un progetto che è quello che cercavo”.
Sul campionato italiano ha detto: “Seguo la Serie A da anni, anche per la tattica. L’Italia poi è la patria dei difensori, quindi per me c’erano tutte le condizioni per questa scelta. Anche se alla Playstation prendo sempre Adriano. La Serie A è un campionato molto più tattico. Le avversarie si difendono molto bene, in blocco, così diventa più difficile affrontare anche squadre di medio livello”.
Pochi dubbi sull’obiettivo finale: “Sono venuto qui per mettere la seconda stella sulla maglia e restituire ai tifosi l’affetto che mi hanno dato fin da prima che firmassi, con i tanti messaggi che ho ricevuto sui social. Si meritano grandi trofei”.
Il difensore francese ha parlato anche del derby: “Bellissimo: quando ho visto i fumogeni, i nostri tifosi che sbattevano i pugni sui vetri del nostro pullman per caricarci, i cori in un Meazza pieno, avevo i brividi. Gioco a calcio per questo genere di emozioni. A me piace il pubblico caldo, perché anch’io sono così: con i tifosi ci capiremo”.
“Inzaghi è un leader, un condottiero, un grande motivatore in partita come in allenamento, un grande allenatore che non sottovaluta nessuna squadra. Un esempio di cosa mi chiede di diverso: l’appoggio al terzino destro per poi avanzare in profondità, cosa che non facevo al Bayern dove invece mi dicevano di restare dietro, soprattutto in una difesa a tre. Con il mister c’è un buon rapporto, ma devo imparare rapidamente l’italiano perché lui sa solo qualche parola di francese” ha chiosato sul suo nuovo allenatore.