Home » Calcio » Serie A La Flop 11 dell’Inter 11 Maggio 2015 Fabian Carini. Quattro presenze in nerazzurro dopo uno scambio di mercato con la Juventus entrato nella leggenda: a Torino al suo posto arrivò Fabio Cannavaro. Francesco Coco. Grande promessa del Milan, il suo nome è legato ad uno altro scambio rossonerazzurro: l'Inter per lui si privò a cuor leggero di Seedorf. Cyril Domoraud. Bidone per eccellenza nell'Inter di Lippi di inizio millennio. Sei presenze prima di essere rispedito da dove era venuto. Francisco Farinos. L'unica gioia ai tifosi nerazzurri l'ha regalata... da portiere, quando a Valencia si infilò l'enorme maglia di Toldo e i guantoni nel finale di una partita epica. Diego Forlan. Due gol in 18 presenze per l'ex Atletico Madrid, arrivato per sostituire Eto'o. Vratislav Gresko. Uno dei peggiori giocatori della storia dell'Inter giocò da "protagonista al contrario" la sua ultima partita in nerazzurro: era il 5 maggio 2002... Andres Guglielminpietro. Protagonista nello scudetto del Milan di Zaccheroni, in nerazzurro non riuscì a confermarsi, pur collezionando trenta presenze in due anni. Ricardo Quaresma. Mourinho fece svenare l'Inter per portarlo a Milano ma il Trivela, pur vincendo il Triplete da comprimario, venne ceduto non appena lo Special One levò le tende. Sebastian Rambert. Arrivato in pompa magna dall'Argentina come uno dei primi acquisti di Moratti, giocò solo due partite. Ben altro segno lasciò il connazionale arrivato con lui, Zanetti. Gonzalo Sorondo. Undici presenze nelle sue due dimenticabili stagioni interiste. Marco Tardelli. La partita simbolo della sua breve gestione da allenatore dell'Inter è ovviamente il derby perso 6-0 col Milan: Serginho ancora ringrazia per la libertà concessagli. Vampeta. Conosciuto per esser stato il primo calciatore brasiliano a posare totalmente nudo per rivista gay, ha giocato una sola partita di serie A, segnando però un gol inutile in Supercoppa. 1 / 12 Prossima Gallery Fabian Carini. Quattro presenze in nerazzurro dopo uno scambio di mercato con la Juventus entrato nella leggenda: a Torino al suo posto arrivò Fabio Cannavaro. © Getty Images Inter Articoli correlati Fabio Capello boccia la Juventus di Thiago Motta Inter, Javier Zanetti accende il derby Totò Di Natale, nuova vita da presidente Andriy Shevchenko, dure critiche per Rafael Leao Zvonimir Boban non vede il Milan battuto in partenza Pablo Marí abbraccia subito Kean e De Gea