Mattia Bani soddisfatto dell’inizio di stagione del Genoa
Il difensore del Genoa Mattia Bani è intervenuto ai microfoni di Radio Sportva per una lunga chiacchierata. Eccola.
Il Genoa meritava qualcosina in più in classifica, arrivato a questa pausa con la sconfitta rocambolesca contro il Milan?
“Credo che ci siano stati degli episodi anche nel corso delle partite precedenti dove avremmo potuto raccogliere qualche punto in più. Ma siamo contenti di quello che abbiamo fatto, ricordando che siamo una neopromossa. Quindi l’impegno è pure doppio”.
Calendario sin qui complicato in casa: Fiorentina, Napoli, Roma e Milan. Ora forse ci saranno avversarie tra virgolette più semplici?
“Sulla carta abbiamo avuto alcune delle sfide più difficili. Ma in serie A ogni partita è combattuta, ogni avversario è temibile. Non ci sono partite più facili delle altre”.
Genoa-Milan, un bel Genoa beffato in una gara in cui è successo di tutto.
“Credo che abbiamo fatto una grandissima prestazione, considerando l’avversario. Eravamo anche decimati da infortuni importanti, ci sono mancati 4-5 giocatori che per noi sono fondamentali. Siamo contenti della prestazione e non del risultato. Meritavamo qualcosa di diverso, credo. E’ andata così. Ora pensiamo alla prossima gara con l’Atalanta”.
La difesa a tre o a quattro di Gilardino, allenatore del Genoa non “integralista” come modulo.
“Il mister cerca sempre di mettere la formazione in base all’avversario. Abbiamo la capacità come l’anno scorso di variare a tre o quattro. In base alla squadra che andiamo ad affrontare lui sceglie le soluzioni migliori”.
Gilardino da grande ex attaccante dà dei consigli anche ai difensori?
“Sì, dà dei consigli anche noi difensori. Poi nello staff c’è Dario Dainelli che pura di più la fase difensiva, magari poi il mister ha più consigli per gli attaccanti. Sicuramente siamo un gruppo affiatato, uno staff che lavora molto bene. Credo che i risultati per ora si stiano vedendo”.
Immobile, Lukaku e Osimhen già affrontati sin qui da Bani e dal Genoa: chi è l’avversario più complicato?
“Diciamo che per adesso li abbiamo affrontati quasi tutti, quelli dei top club del campionato. Ogni squadra comunque ha delle punte di riferimento importanti. Mi ha sorpreso molto Krstovic del Lecce che non conoscevo, è un ottimo giocatore. Però diciamo che siam contenti di affrontarli. Vuol dire che abbiamo riportato il Genoa dove meritava”.
A volte dunque è più difficile affrontare un Krstivoc di cui si sa praticamente tutto rispetto a un Osimhen o a un Lukaku di cui si sa praticamente tutto?
“Dipende dalla giornata di Osimhen o di Lukaku. Assolutamente. Però credo che Krstovic sia un ottimo attaccante e lo stia dimostrando. Ma in generale credo che in Italia ci siano tanti attaccanti di riferimento che hanno fatto bene in passato e che continueranno a far bene. Per noi difensori è sempre fondamentale farsi trovare pronti e lavorare di reparto”.
Mattia Bani, la classe operaia va in paradiso: nel 2011 in D con la Fortis Juventus, poi il cammino sino alla serie A.
“Ne vado molto orgoglioso. Credo che scalare ogni categoria soprattutto da difensore sia ancora più difficile. Magari un attaccante coi gol di una sola stagione riesce a scalare anche due o tre categorie. Per un difensore è più complicato. Ne vado orgoglioso, mi fa piacere affermarmi con tante presenze nel campionato di serie A”.
Giochi al fianco dell’ex Juventus Dragusin mentre la tua storia nasce nelle società non professionistiche.
“Credo che ogni percorso sia diverso. A me ha aiutato molto il percorso, la scalata di varie categorie. Ti forma maggiormente, ti abitui a giocare in situazioni più difficili. Me la porto dietro, un bagaglio importante che cerco di trasferire ai ragazzi più giovani come può essere Radu, che ha avuto la fortuna e allo stesso tempo la bravura di partire subito a livelli importanti”.
Il sostegno del pubblico rossoblù, il grande entusiasmo intorno al Genoa allo stadio Ferraris.
“Per noi è un grande motivo di orgoglio. Abbiamo tanta voglia di giocare in casa ma anche in trasferta perché i nostri tifosi ci seguono ovunque. C’è grande entusiasmo in città, durante la settimana e alle partite. Merito delle persone che ci seguono ma anche di una società che ha voluto far innamorare tutta la piazza. Tutta una conseguenza anche i risultati positivi soprattutto dello scorso anno. Ne beneficiamo tutti, dal tifoso al giocatore alla società, al tecnico e allo staff. Spero di alimentare ancora questo fuoco di passione”.
Retegui il giocatore più complicato da marcare negli allenamenti?
“Sì, tra virgolette è quello con cui mi scontro di più di un allenamento essendo una punta centrale. Un giocatore forte, non sta a me tessere le sue lodi perché basta vederlo giocare. Poi c’è Gudmundsson che ha quel guizzo che solo i grandi giocatori hanno. Per fortuna siamo molto ben messi nel reparto offensivo. Aspettiamo il rientro di Messias che sarà un innesto importante per noi. Senza dimenticare gli altri”.
Troppi gol subiti nel finale da questo Genoa?
“Ogni episodio è diverso di partita in partita. Di sicuro è una costante che non ci fa piacere. Bisogna analizzare i singoli gol che a volte sono arrivati per casualità, per bravura degli avversari o per mancanze nostre. Lavoriamo costantemente col mister per cercar di migliorare. Son punti importanti che ci ritroveremo a fine campionato”.