Tanti motivi di riscatto, ma anche un momento di grande paura.
Victor Osimhen torna a parlare di Napoli e lo fa dalla sua Nigeria, dove si trova in questi giorni di pausa della Serie A per lasciare spazio alle nazionali. E il centravanti si è soffermato sugli ottimi risultati ottenuti in azzurro, ma anche sull’infortunio che gli ha “regalato” la sua iconica mascherina e soprattutto un colossale spavento: la frattura allo zigomo e all’orbita oculare sinistri rimediata il 21 novembre 2021.
“Mi sono infortunato nella partita contro l’Inter – ha ricordato Osimhen parlando con ‘Kortyeo’ -. Stava arrivando un pallone che volevo prendere, Skriniar ha colpito con la testa la mia faccia e mi sono dovuto operare. Quell’infortunio è stato quasi mortale, ringrazio Dio di essere ancora vivo”.
Osimhen è però soprattutto orgoglioso di quanto bene è andato il suo impatto con il Napoli: “Quando sono arrivato, qualcuno diceva che non avrei segnato nemmeno 4 gol. Dicevano che la Serie A fosse molto fisica, e lo è. Ma se qualcuno dice che non so fare una cosa, e magari non so farla davvero, io a quel punto voglio impararla e sfidare chi non credeva in me. Ora chi diceva quelle cose si nasconde”.