Il gruppo F di Euro 2016 si apre con la favola a lieto fine chiamata Ungheria. A 30 anni esatti dall’ultima apparizione in una grande manifestazione, i magiari fanno il colpaccio, sovvertendo il pronostico e superando 2-0 l’Austria nella gara giocata a Bordeaux.
La partita che ha segnato il record di longevità del portiere Kiraly è stata decisa da un gol segnato al 19′ della ripresa dal centravanti Szalai, a secco da un anno e fino a quel momento tra i peggiori in campo, ma bravo a duettare con Kleinheisler e poi a battere Almer con un bel sinistro in caduta dal limite dell’area.
Delude invece la squadra di Koller, presentatasi all’Euro con il biglietto da visita di 9 vittorie su 10 partite di qualificazione, e protagonista invece di una gara molto deludente sul piano tecnico e anche dell’approccio.
Dopo un primo tempo equilibrato, in cui l’Austria aveva provato a far valere la propria superiorità tecnica, riuscendo però a concludere solo due volte con Alaba (palo colpito al 2’) prima dell’occasionissima sprecata da Harnik, che conclude sul fondo dopo un bello scambio Arnautovic-Junuzovic, nella ripresa è decollato il collettivo ungherese, grazie alla crescita di Dzsudzsak e all’uscita per infortunio di Junuzovic.
La gara si è decisa a metà del 2° tempo: dopo il gol di Szalai l’espulsione di Dragovic per doppia ammonizione causata da un fallo che ha portato all’annullamento del gol di Hintergger ha spento la reazione austriaca. Allo scadere raddoppio di Stieber in contropiede.