Nello 0-0 in casa del Genoa, Paulo Sousa ha lasciato il terreno di gioco qualche minuto prima dei suoi giocatori per via dell’espulsione comminata nei suoi confronti per aver preso la palla nei pressi della sua area tecnica prima che uscisse dal perimetro di gioco.
“Noi cerchiamo sempre di essere il più educati possibile – ha raccontato il portoghese -: cerchiamo di aiutare gli arbitri, ma ci sono delle volte in cui sei penalizzato da certi atteggiamenti. Io vivo la partita, come tutti i miei colleghi, ma quando la partita è finita vanno rispettate le decisioni e anche gli sbagli degli arbitri. Spero che loro possano migliorare partita dopo partita, come miglioriamo noi. In campo tutti fanno delle scelte e io la mia, quella di prendere la palla prima che uscisse, l’ho pagata con l’espulsione”.
L’ex allenatore del Basilea ha poi analizzato, ai microfoni di Premium Sport, la partita della sua Viola a Marassi: “Abbiamo fatto una partita in salita, perché il Genoa era molto aggressivo e ci pressava a tutto campo fin dall’inizio, mentre nel secondo siamo cresciuti e forse meritavamo anche di vincere. Siamo stati più vicini e abbiamo dominato, seguendo i nostri principi di gioco. Fiorentina Kalinic dipendente? Nikola è un giocatore che ha iniziato più presto di noi, ma ha bisogno dei suoi tempi di recupero. Ma noi crediamo anche in altri giocatori, gli impegni sono tanti e abbiamo bisogno di alternative”.