La Fiorentina torna a vincere in trasferta dopo dopo 40 giorni, allungando il digiuno di vittorie dell’Atalanta (11 gare senza successi per la squadra di Reja) e rispondendo così ai tre punti ottenuti dall’Inter contro la Sampdoria.
Solo buone notizie per Paulo Sousa, che festeggia il primo gol di Tello, il ritorno nel tabellino marcatori di Kalinic, che non segnava dal 20 dicembre, e gongola anche per la mossa Mati Fernandez, decisivo con il primo gol e riscattatosi dopo l’espulsione di Bologna. Il tutto, al termine di una prova non scintillante, ma di sostanza.
“Bergamo non era un campo semplice per il nostro gioco, ma ci siamo adattati bene. Abbiamo controllato all’inizio e poi cercato di spingere nella seconda parte del match, trovando il vantaggio” ha detto il tecnico portoghese ai microfoni di Premium Sport.
Sousa ha poi commentato le difficoltà incontrate nel primo tempo: “Io sono attento sia all’estetica sia alla concretezza, sono entrambe importanti: è il nostro gioco, ma poi ogni partita ha un avversario diverso, che ci impone di modificare l’atteggiamento. Il turnover? Ho cambiato qualcosa perché volevo gestire il minutaggio di alcuni giocatori, come Borja Valero (che è diffidato, e le prossime avversarie saranno Napoli e Roma, ndr), ma sono contento perché nonostante i cambi la squadra riesce a capire i momenti della partita, quando accelerare e quando aspettare”.
Peccato solo per i gol subiti: “Purtroppo, durante due calci d’angolo, abbiamo rischiato un po’ e con un po’ più di attenzione potevamo stare più tranquilli, ma abbiamo comunque vinto e questo è importante”.