“Ho 34 anni e non mi sento vecchio: pronto per dare tutto il possibile”.
Ha giocato in Premier League, nella Liga spagnola, in Champions League ed ovviamente anche in Serie A: Pepito Rossi non aveva però mai esordito in Serie B. Il debutto nel campionato cadetto, avvenuto sabato nella sfortunata esibizione interna della sua Spal – sconfitta per 2-3 dall’Alessandria – gli ha fatto riassaporare il campo dopo la fine dell’esperienza in MLS tra le fila del Real Salt Lake.
“È un piacere essere qui alla Spal. La tifoseria sabato ci ha appoggiato fino all’ultimo nonostante stessimo perdendo, è come una famiglia. È stato difficile allenarsi solo, ora sono in gruppo, sto ritrovando tutto quello che un giocatore deve sentire in campo. Mi dico: “cavolo Giusè, rifacciamolo”, quella è la mia motivazione e quindi eccoci qua. Svolgiamo allenamenti molto intensi: ogni giorno mi sento meglio, dove vuole Clotet gioco, a me non cambia, mi basta essere in campo, quella è la cosa più importante”, ha dichiarato Pepito nella conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi nella città emiliana.
“Questa è una squadra che vuole crescere e questo mi piace perché mi servirà per trovare la forma migliore. Il futuro? Ho paura di pensare ad un piano b, amo troppo questo sport e ho perso troppi anni per smettere. Io sono calciatore, ho 34 anni e non mi sento vecchio: pronto per dare tutto il possibile”, ha concluso un emozionato Rossi.