Gli applausi di San Siro se li prende tutti Walter Zenga. E a Luciano Spalletti resta solo la camminata malincoinica e pensierosa, scenario ormai abituale degli ultimi due mesi senza vittorie.
Pure il Crotone ferma l’Inter e al termine della partita il tecnico nerazzurro non può nascondere il proprio stato d’animo: “Preoccupato per questi due mesi senza vittoria? Un po’ di preoccupazione viene perché non si vede una grande reazione. Abbiamo provato anche a toccare diversi tasti e bisogna sempre essere logici e razionali nel fare le cose e nel creare un sistema di lavoro corretto che possa dare fiducia ai ragazzi. Ci vuole sempre il lavoro quotidiano per andare avanti. Siamo in difficoltà, non vinciamo da tanto e non riusciamo più a essere fluidi come lo siamo stati per molto tempo. Stasera non abbiamo subito molto, abbiamo subito gol su un rimpallo, ma davanti siamo stati poco precisi e poco determinati. Siamo sotto il nostro livello un po’ in tutte le cose e in alcuni giocatori che possono fare la differenza.
Il tecnico toscano sembra almeno aver individuato il problema: “Appena ci va storto qualcosa perdiamo di fiducia e dimostriamo di avere un carattere debole e torna il timore dei precedenti trascorsi. Lo spirito diventa la conseguenza all’entusiasmo e all’umore che hai. Perché l’entusiasmo, così come il momento negativo, diventa contagioso e ti determina il cervello. Dobbiamo mantenere la calma, è un momento difficile, ma non abbiamo perso niente”.
Il momento è tale che anche il malumore di Brozovic al momento della sostituzione diventa un dettaglio: “Le immagini mi sembrano normali poi possiamo interpretarle come vogliamo. Ma se i giocatori reagiscono è sempre positivo. Per me era un po’ arrabbiato per il risultato, per alcune cose che non gli sono venute e anche per il momento che stiamo passando. Poi forse anche per la sostituzione ma è un comportamento a cui non do attenzione”.