Luciano Spalletti tiene i piedi per terra: “Scudetto? Dobbiamo migliorare di 50 punti, non me la sento di prometterlo”.
“Mi aspettavo che la mia squadra continuasse a fare quello che ha fatto. Pensano in un certo modo, si comportano in un certo modo, quindi io sono a posto, poi è chiaro i risultati creano una risonanza maggiore, ma io avrei detto le stesse cose anche se non fossero arrivati i risultati. Le partite si possono vincere, perdere, l’essenziale è far vedere la strada che si vuole intraprendere. Dietro non si può modificare niente, davanti si può creare qualcosa. Voi tirate a creare o il fenomeno o il fallito. Se voi riuscite a far dire a dieci squadre che devono vincere il campionato, nove hanno fallito. Noi vorremmo parlare di calcio, di squadra, voi parlate di risultati e obiettivi. Mi consenta, ma lo sento dire da troppe persone. Obiettivo, obiettivo, obiettivo. Se tutti dicono una cosa e i nostri tifosi si aspettano una cosa, bisogna migliorare di 30 punti, per lo scudetto di 50 punti. Io di promettere qualcosa in questo senso non me la sento. Se poi mi date qualche notizia che mi possa far pensare anche a questo… Io dico che si devono provare a vincere tutte le partite. Una squadra come l’Inter non si accontenta del punto, siamo felici se si vince. Le intenzioni devono essere quelle, le partite si finiscono in 11, non dobbiamo farci cacciare, ci è successo l’anno scorso di avere reazioni che disturbano la squadra e la mettono in difficoltà. No, non contano le cose individuali. O si vince come squadra o individualmente siamo tutti annullati. Il giocatore che fa 20 o 25 gol che risultato è per l’Inter? L’Inter mette nella parete dei trofei 20 gol di questo o di quell’altro? Se non si vince niente non c’è niente. Inutile portare avanti discorsi individuali o creare fenomeno di un calciatore perché ha la cresta o l’orecchino. Bisogna fare risultati, vincere tantissime partite per pareggiare il gap con le prime tre dell’anno scorso. Bisogna mettersi in testa che partite come quella di domani vanno portate a casa. Sono organizzati e possono crearti problemi, ma il nostro deve essere un timbro da mettere su tutte le partite. Battiamo il timbro sulla partita. Io sono convinto che il timbro domani lo mettano per ridare ai tifosi questa fiducia che loro ci hanno accreditato”.