Il tecnico della Roma Luciano Spalletti nella conferenza stampa della vigilia della partita contro il Chievo si sofferma su Francesco Totti, ad un passo dalla fine della sua carriera ma sottoutilizzato in tutta la stagione: “E’ il giocatore più importante, è la leggenda. E’ il simbolo della nostra squadra. In qualsiasi direzione si guardi, ci trovi Francesco Totti. Ma io lo devo trattare come tutti gli altri, uno che fa parte di una squadra e io devo fare delle scelte per vincere. Qualche volta l’ho penalizzato, me ne dispiace. E sarà così anche in queste ultime due partite”.
I giallorossi sono in volata con il Napoli per il secondo posto: “Un rischio di un calo di concentrazione dopo la vittoria sulla Juve non c’è, ma c’è rischio di trovare una squadra forte. Hanno un’identità ben precisa sviluppata in velocità. Avevo detto alla squadra di vincerle tutte e quindi ne mancano ancora due dopo Milan e Juve”.
“Per noi battere Chievo e Genoa e arrivare secondi sarà come rigiocare il preliminare di Champions perso con il Porto. E’ una grande occasione per entrare nella competizione più bella del calcio. Noi pensiamo al secondo posto. Dzeko è a disposizione e lo scudetto lo vince giustamente la Juve”.
Il futuro: “I nomi per la panchina della Roma? I nomi fatti hanno esperienza, hanno titoli vinti, hanno il blasone per essere i futuri allenatori della Roma. La società lo ha fatto vedere che fa il suo lavoro, prendendo Monchi, fa vedere che vuole portare i migliori a lavorare dentro la Roma, è corretto che vadano a parlare. Ma del futuro allenatore dell’Inter, del futuro allenatore della Roma non ce ne deve fregare niente, ci deve fregare solo del Chievo, Chievo e basta”.