“Dentro questa partita c’erano tante motivazioni, soprattutto trovare la terza vittoria consecutiva in campionato”
Soffrendo non poco, al cospetto di un Verona che pare già rigenerato dalla cura Bocchetti, il Milan ha trovato tre punti d’oro, importantissimi per non perdere terreno da Napoli ed Atalanta, che non sbagliano un colpo. L’eroe della serata è stato Sandro Tonali, autore del gol del definitvo 1-2, ma il tecnico rossonero Stefano Pioli ha avuto delle risposte importanti anche da un altro giocatore, chiamato in causa dal tecnico nella consueta intervista post-partita, rilasciata per l’occasione a DAZN.
“Origi sta bene finalmente, si è liberato del brutto infortunio che lo bloccava: non si sentiva libero, sciolto. Ha fatto finalmente il tiro di sinistro, è un segnale importante per lui. Abbiamo due centravanti che possiamo alternare. Finalmente ha recuperato anche Rebic del tutto, ora dovrò dare minutaggio anche a Messias”, ha esordito l’allenatore parmigiano.
Non mancano le osservazioni sui ‘nuovi’, alcuni dei quali non hanno convinto del tutto: “Sicuramente per Adli non è stata una partita semplice. Loro marcano quasi esclusivamente ad uomo in tutte le zone del campo. È la prima dall’inizio, qualche difficoltà è normale aspettarsela. Thiaw, Vranckx e Dest sono arrivati neanche due mesi fa, sono ragazzi giovani che arrivano da campionati diversi. Hanno gran potenziale e grande voglia di lavorare. Sono sicuro che tra poco saranno pronti”.
“Dentro questa partita c’erano tante motivazioni, soprattutto trovare la terza vittoria consecutiva in campionato che non c’era ancora riuscito. E la voglia di continuare a fare bene in trasferta. Ora avremo una settimana piena per recuperare energie e lavorare bene, avremo il tempo di preparare sette partite in venti giorni. Sicuramente è stata la vittoria giusta nel momento giusto, ci permetterà di preparare bene il prossimo tour de force”.
Infine, un auspicio per le prossime decisive gare: “Spero di recuperare in settimana Mike Maignan, Simon Kjaer e Charles de Ketelaere, perché giocando così tanto spesso le energie mentali si fa fatica a recuperarle, e ho bisogno quindi di tanti giocatori”, ha concluso.