Il club delle grandi di Serie A in crisi si allarga. Dopo l’Inter, sotto shock dopo il ko interno contro il Parma, a interrogarsi su un inizio di campionato deludente è la Roma, che esce tra i fischi dell’Olimpico dopo la rimonta subita in casa contro il Chievo. Una partita che, per proseguire il parallelo con i nerazzurri, ricorda da vicino quella che la squadra di Spalletti ha giocato contro il Torino: dominio nel primo tempo, poi un brusco calo che ha fatto la fortuna di un avversario andato al riposo con poche speranze. I gialloblù raccolgono il secondo punticino del loro campionato, buono per salire a -1 dopo la penalizzazione di tre punti subita in settimana per il caso plusvalenze.
Il primo tempo è tutto della Roma, che sembra chiudere la pratica in 30’: al 10’ piatto vincente di El Shaarawy su invito di Florenzi, al 32’ è spettacolare l’azione sull’asse Under-Dzeko che vede l’inserimento vincente di Caldara. Poi El Shaarawy si vede negare da Sorrentino il punto del 3-0 e la gara gira dopo l’intervallo. La Roma schiaccia il freno e pensa al Real Madrid, così neppure il capolavoro a giro in apertura di Birsa scuote i giallorossi. Di Francesco prova a gestire mandando in campo De Rossi e Kluivert, ma il gol che chiude la partita non arriva, al contrario della beffa: a quattro dalla fine pasticcia Karsdorp, Olsen respinge per evitare l’autorete, ma proprio sui piedi di Stepinski che spedisce la Roma sul lettino dello psicanalista.