“Minacce inaccettabili”: questa la presa di posizione di Juventus, Real Madrid e Barcellona contro la UEFA. Nel comunicato congiunto c’è spazio anche per una critica nei confronti dei nove club usciti dal progetto Superlega.
I tre club ribelli non ci stanno. In seguito all’accordo assunto dalla Uefa con nove dei dodici club fondatori del progetto Superlega – ed alle ventilate conseguenze nei confronti di chi è ancora rimasto, cioè Juventus, Real Madrid e Barcellona – queste ultime hanno emesso un comunicato congiunto per rispondere all’organismo istituzionale del calcio europeo. Come già riportato stamane da La Gazzetta dello Sport, la Uefa dovrebbe avviare un procedimento disciplinare, che avrà luogo a metà della prossima settimana, a carico delle Big Three,.Questo potrebbe comportare alle stesse uno o due anni di squalifica dalle coppe. La società bianconera e le due grandi di Spagna hanno risposto in via ufficiale. Ecco un estratto della nota.
“I club fondatori hanno ricevuto, e continuano a ricevere, inaccettabili pressioni, minacce ed offese da terze parti al fine di ritirare il progetto proposto e, conseguentemente, desistere dal loro diritto/dovere di fornire soluzioni all’ecosistema del calcio mediante proposte concrete ed un dialogo costruttivo. Ciò è intollerabile in punto di diritto e la giustizia si è già pronunciata in favore della proposta di Super League, ordinando a FIFA e UEFA di astenersi, sia direttamente sia per il tramite dei propri associati, dall’intraprendere ogni azione che possa pregiudicare l’iniziativa in qualsiasi modo in pendenza del procedimento”.
“I dodici club fondatori hanno condiviso come la Super League rappresenti un’opportunità unica per offrire ai tifosi in tutto il mondo il miglior spettacolo possibile e per rafforzare l’interesse globale nel calcio, che non è un fatto immutabile e che è soggetto a nuovi trend generazionali. Inoltre, hanno condiviso che uno degli obiettivi principali è la promozione del calcio femminile su scala globale, una enorme, ma attualmente sottostimata, opportunità per il settore”.
“Ci rincresce vedere come i club nostri amici e partner fondatori della Super League si trovino ora in posizione incoerente e contraddittoria avendo sottoscritto ieri numerosi impegni con UEFA. Tuttavia, poiché permangono i problemi concreti che hanno portato i dodici club fondatori ad annunciare la Super League alcune settimane fa, ribadiamo che, per onorare la nostra storia, per ottemperare agli impegni assunti nei confronti dei nostri stakeholders e dei nostri tifosi, per il bene del calcio e per la sostenibilità finanziaria del settore, abbiamo il dovere di agire in maniera responsabile e di perseverare nel raggiungere i nostri obiettivi, nonostante le continue ed inaccettabili pressioni e minacce ricevute da UEFA”.
“Soprattutto, ribadiamo a FIFA, UEFA e a tutti gli stakeholder del calcio, come abbiamo fatto in numerose occasioni a partire dall’annuncio della Super League, il nostro impegno e la nostra ferma volontà di discutere insieme, con rispetto e nell’osservanza dei principi di diritto ma scevri da intollerabili pressioni, le soluzioni più appropriate per la sostenibilità dell’intera famiglia del calcio”, conclude il comunicato.