Il sofferto pareggio contro l’Atletico Madrid nel girone di Champions non ha abbassato il livello della tensione in casa Roma.
Con una gara in meno in campionato, dove l’ultima partita dei giallorossi è stata la sconfitta contro l’Inter, la squadra sembra stentare nell’apprendere i meccanismi di gioco voluti da Eusebio Di Francesco e come se non bastasse ecco una polemica a sorpresa che coinvolge il tecnico e un tifoso illustre come Massimo D’Alema, tutt’altro che tenero con l’allenatore nel commentare il momento della squadra:
“Spalletti lo hanno cacciato via, lo hanno cacciato via, perché non c’è la società. Ce lo siamo fatti portare via e non abbiamo più un allenatore. La Roma non ha gioco e quest’anno è destinata a lottare per la salvezza”
Immediata la replica del tecnico abruzzese, nella conferenza di vigilia della gara contro il Verona: “Visto che D’Alema è un grande esperto di vittorie, quando mi servirà gli chiederò consiglio…” l’affondo ironico, seguito da una rivendicazione. “Ognuno è libero di dire ciò che vuole, ma bisogna anche conoscere le persone, le loro caratteristiche umane, per poter dire determinate cose”.
Finito? No, perché a infittire il giallo è la smentita dell’ex primo ministro alla frase sulla possibile retrocessione:
“Non ho fatto io, ma un’altra persona, la battuta ‘lotteremo per la salvezza’ che mi è stata attribuita – ha detto D’Alema all’Ansa – Qualche perplessità da inizio anno ce l’ho e l’ho espressa, ma ho fiducia che con il tempo la squadra crescerà e saprà interpretare il gioco del nuovo allenatore. Sono tifoso della Roma, e dunque anche del suo tecnico: sarò il primo ad essere felice se Di Francesco otterrà successi. Sarò felice di parlare con lui, se lui vorrà, certo però non per dargli consigli, cosa che non sono in grado di fare. Come presidente onorario del Roma Club Montecitorio, e non solo, sono sempre stato vicino alla Roma e agli allenatori che nel corso degli anni l’hanno guidata”.