Non c’è pace per il calcio italiano, che sembra avvicinarsi a un’altra estate bollente sul fronte della giustizia sportiva. E dopo tante stagioni in cui a essere interessate da processi e ricorsi erano state le categorie inferiori, Serie B o Lega Pro, ora tocca alla Serie A. I deferimenti in arrivo dalla Procura per il caso relativo a Spezia-Parma rischia infatti di mettere in discussione la promozione in massima serie dei crociati, la terza consecutiva per il club dopo il fallimento del 2015.
I tempi dell’eventuale processo si spera siano brevi, ma intanto per tifosi, società e giocatori la preoccupazione monta. E non solo. A guardare con inquietudine alle possibili conseguenze è anche il presidente dell’Aic Damiano Tommasi, che ricorda i tempi duri del fallimento del Parma: “Conosciamo queste situazioni, finché non ci sono atti e decisioni certe è difficile commentare e prendere anche posizione. C’è un’indagine in corso, quindi è anche difficile pronunciarsi. Resta però che l’avventura del Parma e il suo ritorno in A, visto che abbiamo vissuto i momenti del crollo, abbia entusiasmato tutti”.
L’ex centrocampista della Roma fa poi un paragone piuttosto ardito, ma efficace: “È un pò come aspettare la decisione della Var, ma purtroppo il tema legato a scommesse e squalifiche per illeciti è attuale anche a livello internazionale e legato alla credibilità del nostro sistema”.