Davide Martini, opinionista di Sportal.it, dà i voti agli uomini di Mazzarri.
Sirigu 6.5: alla fine l’unico cuore Toro è il suo. Si fa male, rifiuta il cambio per dieci minuti e li impreziosisce con una super parata. Fa l’in bocca al lupo al collega, ma non basta…
Ichazo 5: partita numero nove in granata, la prima dopo quasi tre anni. Secondo derby della carriera esattamente tre anni dopo quello di Coppa Italia, in cui commise errori assortiti e, ironia della sorte, subì un brutto fallo da Zaza, che oggi lo ha “tradito”. I suoi limiti tecnici e di concentrazione sono tutti in quell’intervento suicida
Izzo 6.5: come a Milano, più che a Milano. Non trema neppure di fronte al super tridente della Juventus e si concede anche il lusso di qualche scorribanda. Merita la Nazionale
NKoulou 6.5: torna a casa con la soddisfazione di non aver fatto quasi tirare i colossi della prima linea bianconera. In difesa il Toro c’è
Djidji 6.5: la prova del primo derby è superata di slancio, grazie anche alla scarsa intraprendenza dei dirimpettai bianconeri, Dybala su tutti
Aina 6: dalla sua parte osa più Izzo e questo è tutto detto
Berenguer sv
Baselli 6: continuando così sta per diventare un equivoco tattico. Ha qualità più che corsa, ma deve fare il portatore d’acqua: compito che, peraltro, svolge egregiamente
Rincon 6.5: è il simbolo della partita del Torino. Tutto ok quando c’è da fare muro e controgioco, poi le idee finiscono
Meité 6: forse se avesse avuto la forma del primo mese di campionato nel primo tempo avrebbe inciso di più
Ansaldi 6: più intraprendente che contro il Milan, ma anche molto più nervoso. Comunque meglio di Aina
Parigini sv
Belotti 6.5: il Gallo dà segnali di vita, almeno sul piano dell’impegno e delle motivazioni. Cresce anche nel secondo tempo, peccato che la squadra non lo appoggi quasi mai in attacco
Zaza 5.5: Mazzarri ha giocato sulle sue motivazioni, ma è evidente che la scelta non abbia pagato. Subito ammonito, la coesistenza con Belotti rimane un’ipotesi e quel pallone per Ichazo è assassino
Mazzarri 5.5: la speranza è che Iago stesse davvero male, perché altrimenti la sua qualità sarebbe servita. Alla fine il Toro porta la partita sui binari preferiti dalla Juventus, che gestisce con pochi danni nella prima metà di gara e poi accelera. L’assenza di reazione allo svantaggio, più che di stanchezza, sembra figlia di una gara preparata per puntare al pareggio