Le parole di Paolo Vanoli alla vigilia di Hellas Verona-Torino
Paolo Vanoli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Hellas Verona–Torino, anticipo della quinta giornata di Serie A: “Sarà una partita complicata, come tutte. Il Verona ha perso con la Lazio ma è rimasta in partita fino alla fine, in casa ha fatto risultati e sono una squadra di gamba, pericolosa con le ripartenze”.
Quindi ha fatto un annuncio su Nikola Vlasic: “I lungodegenti hanno un programma, lui è importante e una recidiva sarebbe troppo pericolosa, voglio completare il percorso. Ha fatto rifinitura e ha fatto bene, deve fare un lavoro metabolico e dalla prossima sarà in gruppo. Non sarà convocato”.
Capitolo Saul Coco e Mergim Vojvoda: “Siamo stati fortunati perché entrambi non hanno avuto grossi infortuni. Saul ha avuto più una contrattura, un crampo e quindi siamo riusciti a recuperarlo, però deve fare l’ultimo test e poi deciderò. Invece Vojvoda continua il suo percorso di recupero”.
In ogni caso, il tecnico dei granata non sembra intenzionato a cambiare modulo: “Devo studiare le caratteristiche. Quando si inizia un processo, si dà stabilità. Poi durante la gara si può cambiare: è un’ipotesi passare a quattro o continuare come stiamo facendo. Siamo nel calcio moderno, dobbiamo fare entrambe le fasi. Ci vuole tempo per completare il processo, la perfezione è difficile”.
In caso di successo, il Toro rimarrà primo in classifica per una notte: “Tutti i miei giocatori ci pensano. Abbiamo anche pensato tanto a cosa poteva darci la partita con il Lecce, ma non vorrei che a volte il pensare a questo distragga da quello che è il nostro percorso. E’ un po’ quello che sto notando. La voglia di stare lì (in alto in classifica, ndr) di far vedere che facendo risultato sei lì magari giocando anche male. No, secondo me per arrivare a obiettivi importanti devi crescere a livello tecnico e di organizzazione: questo porta ai risultati. Vincere e giocare male è fine a se stesso e farlo a un certo punto ti farà arrivare a non avere le basi per poter reagire quando perderai”.