Ubaldo Pantani, comico, imitatore e personaggio televisivo di “Quelli che il calcio…” ha parlato con Sportal.it in occasione della conferenza stampa di presentazione della commedia cinematografica “Poveri ma ricchi”.
Sei un toscano anomalo perché sei della provincia di Livorno ma tifi Pisa.
“Non nego assolutamente le mie origini, io mi definisco etrusco, in quanto: la mia vita e le mie radici si sono sviluppate in un angolo tra Volterra e il mare: sono nato a Cecina, cresciuto in un paesino di confine tra le provincie di Pisa e Livorno”.
Ma la Spal è a Ferrara…
“Sappiamo quanto i campanili siano sentiti in Toscana, io per togliermi da tutti questi problemi sono tifoso della Spal di Ferrara”.
Perché proprio la Spal?
“Questa passione è nata con le figurine negli anni ’80, poi un amico di mio padre giocava nella Spal, inoltre un mio amico del paese andò a giocare nella Spal. Quindi per una serie di circostanze divenni tifoso spallino”.
Insomma, un vero tifoso, nonostante la distanza, vero?
“Si, quando posso faccio le trasferte: sabato prossimo, ad esempio sarò a Vercelli a vedere la Spal, partirò da Milano e andrò ad assistere alla sfida; sono stato a Novara, sono tifoso vero”.
Oltre la Spal, segui anche il Pisa?
“Si, poi seguo il Pisa, ovviamente. Sono 20 anni che ho una casa lì, prima da studente, poi con tutti gli i diversi status anagrafici… e seguo tutte le vicende sportive e societarie”.
Che quadro di sei fatto della situazione del Pisa calcio?
“Tutto può essere riassumibile nell’invito che ho indirizzato all’allenatore Rino Gattuso: ho chiesto al mister quando può venire da noi (alla trasmissione “Quelli che il calcio” ndr) come ospite e lui mi ha risposto che verrà quando le acque saranno un po’ più tranquille. E speriamo, allora, che Gattuso possa venirci a trovare in trasmissione”.
Un pronostico, invece, sulla stagione calcistica del Pisa
“Il Pisa quest’anno, per come si sono sviluppate le storie societarie, se riuscisse a raggiungere una tranquilla salvezza avrebbe disputato un grandissimo campionato. Poi, il prossimo anno, con calma si può progettare eventualmente una promozione in serie A, perché, per il pubblico meraviglioso che ha, meriterebbe la serie A”.
Ma sei più tifoso del Pisa oppure della Spal?
“Della Spal e anche del Pisa, la mia prima partita l’ho vista proprio al Pisa stadio: Pisa-Spal, nel 1979, ero in gradinata con il mio babbo. Appena posso vado allo stadio del Pisa e mi emoziono, però il primo amore è la Spal, anzi il primissimo è la Juventus, sono stato battezzato bianconero perché il mio babbo è tifoso della Juve, ma all’età della ragione poi mi sono scelto la Spal”.
Pensi che la Juventus riuscirà a vincere il 6° scudetto oppure preferirà concentrarsi per vincere la Champions League?
“Io penso che conquisterà lo scudetto. Per quanto riguarda la Champions, invece, non sono fiducioso: ci sono troppe variabili da tenere sotto controllo, troppi fattori, uno di questi è anche la fortuna, i sorteggi per ora danno un buon segnale (i bianconeri affronteranno negli ottavi di finale il Porto ndr), però poi gli squadroni te li ritrovi in semifinale, in finale. Non sono molto fiducioso, però prendiamola anche come un atto propiziatorio questa mia confessione, magari invece porto bene”.
Quanto segui i “bianconeri”?
“Io c’ero a Berlino a vedere la Juventus quando ha perso col Barcellona la finale di Champions League”.
Sabato la Juventus affronterà la Roma che è stata eliminata dal Porto…
“Quindi girone a 3, considerando che la Roma che ha già perso contro il Porto (nel preliminare di Champions League i portoghesi hanno eliminato i giallorossi ad agosto scorso ndr)… ma sono partite differenti: la Roma gioca bene, Spalletti secondo me è il vero campione della Roma, è un allenatore che stimo e mi piace moltissimo”.
Un giudizio sul momento della Juventus?
“La Juventus però ti dà sempre l’impressione che abbia qualcosa in più, anche in una partita dove ha sofferto come nel derby poi ha risolto, sono forti”.