Troppo Ibra per la Roma all’Olimpico.
Ibra è tornato, e si vede. Lo svedese è stato infatti l’assoluto mattatore della serata dell’Olimpico, realizzando un gol – il 150esimo in Serie A, 400esimo nei vari campionati disputati – e procurandosi il rigore col quale Kessié ha raddoppiato al minuto 57. Una grande prova di forza, quella sfoderata dai ragazzi di Stefano Pioli: una vittoria convincente, con un po’ di sofferenza finale per l’inferiorità numerica, che consente al Milan di tenere il forsennato ritmo del Napoli, vincente di misura a Salerno.
Già nel primo tempo i rossoneri fanno la partita, andando vicino al gol con Ibrahimovic dopo uno scambio nello stretto con Krunic. Qualche minuto dopo, al 27′, ecco la prima magia dello svedese: punizione forte tesa sul palo di Rui Patricio e vantaggio rossonero. Nell’occasione Ibra rimedia anche un giallo per un’esultanza polemica nei confronti della tifoseria giallorossa.
Nella ripresa la Roma scende in campo con un altro piglio, ma è sempre il nativo di Malmo a dettare legge: prima un gol straordinario annnullato dal VAR per fuorigioco millimetrico, poi la percussione in area sulla quale Ibañez non può far altro che commettere fallo. Maresca assegna il calcio di rigore e Kessié raddoppia, facendo esplodere il settore ospiti.
Al 66′ l’espulsione di Theo Hernàndez rischia di compromettere la gara dei rossoneri: il Milan inevitabilmente si abbassa, concedendo campo alla Roma che dopo una grande pressione si rimette in partita al 93′ con un bel gol di El Shaarawy. Qualche brivido nel finale – bella parata di Tatarusanu su Carles Perez – ma il Milan la porta a casa.