Una rima infelice fa rivivere la tragedia Paparelli

“La sete è un problema grosso, a Cataldi hai gettato l’acqua addosso. Meglio acqua che un bel razzo, a laziali avete rotto il c…”.  La “Ode a Strootman” recitata da Andro Merkù mentre imitava il senatore Maurizio Gasparri nella trasmissione “Tutti convocati”in onda su “Radio24”, ha suscitato sgomento, sdegno e indignazione per la infelice rima che rimanda alla morte del povero Vincenzo Paparelli, tifoso biancoceleste colpito e ucciso il 28 ottobre del 1979 da un razzo partito dalla Curva Sud della Roma.

“Ragazzi,
da stamattina ho ricevuto alcuni messaggi di persone offese per la mia gag Gasparri / Strootman di domenica scorsa a Radio 24.
Chi conosce “Tutti Convocati Weekend” sa che imito alcuni personaggi (Sacchi, Berlusconi, Mijhailovic, Papa Francesco).
Nella mia galleria c’è spesso anche un Maurizio Gasparri grottesco che tifa Roma.
Nell’ultima puntata, senza volontà e senza che me ne accorgessi minimamente c’è stata una rima che poteva rimandare a una delle più tremende tragedie della storia del calcio.
Ovviamente non voleva esserci nessun riferimento alla drammatica vicenda del derby del 1979 che onestamente nemmeno ricordavo. Non mi occupo abitualmente di sport, sono di Trieste, a dirla tutta ho simpatie nerazzurre e provo orrore tutte le volte che negli stadi si inneggia a qualche tragedia.
Ciò detto sono qui a chiedere scusa se qualcuno si è sentito offeso.
(Scusate se ho impiegato qualche ora prima di scrivere questo messaggio. Volevo prima chiamare personalmente la persona che più di tutte poteva sentirsi toccata. Ho pertanto telefonato a Gabriele Paparelli per esprimergli la mia totale vicinanza e chiarire l’equivoco)”, ha poi scritto Merkù sul suo profilo Facebook. Le sue parole, però, non hanno convinto tutti. Anzi.

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