Le parole di Urbano Cairo
Urbano Cairo non ha digerito il comportamento delle tre big, Juventus, Inter e Milan, andate in Figc a perorare la causa della Serie A a 18 squadre: “Volevano fare una Superleghina” ha detto sorridendo il presidente del Torino e di Rcs MediaGroup quando è uscito dall’assemblea in via Rosellini.
“L’assemblea – ha iniziato Cairo – ha confermato con una maggioranza schiacciante, 16 voti a 4, sia la volontà di mantenere il diritto d’intesa sia il format a 20 squadre perché se guardi i campionati più importanti d’Europa, quello inglese e quello spagnolo, sono a 20… È questo il format che funziona. Quell’incontro in Figc delle tre squadre (Juve, Inter e Milan, ndr) non è stato molto ben visto perché la Lega è giusto che abbia una sua compattezza. Poi ci sono diritti che Lega deve avere legati al fatto che la A mantiene tutto il calcio italiano. È giusto che abbia una sua autonomia e che mantenga il diritto d’intesa. Dicono che le tre grandi ne hanno parlato con Gravina perché è il vice presidente della Uefa, ma è il timing ad essere sbagliato”.
“Non c’è spaccatura tra noi e loro: hanno avuto un atteggiamento sbagliato, come ritiene anche il resto dell’assemblea. Essendo un’associazione di 20 squadre è giusto che ci sia un rispetto reciproco. Mi spiace dirlo perché ho rapporti buoni con Marotta, Scaroni e tutti loro. C’è ancora fiducia in chi ci rappresenta la Serie A in Consiglio Federale (Marotta e Scaroni, ndr)? Non se n’è parlato. Chi è in Consiglio Federale non deve rappresentare se stesso, ma tutta la Serie A. Non è lì a titolo personale. Nessuno ha chiesto le dimissioni di Marotta. In assemblea il clima è stato cordiale e senza toni alti, ma quella che hanno voluto fare è sembrata… una Superleghina (sorriso, ndr). L’altra era la Superlega, questa è la Superleghina”.