Vigilia di tensione per il commissario tecnico della Nazionale italiana Gian Piero Ventura. Il selezionatore azzurro non risparmia qualche frecciata agli svedesi, che hanno picchiato duro nella partita d’andata: “A fine gara ho detto che la partita andava gestita in modo più corretto. Se poi penso che domani uno dei nostri giocatori dovrà scendere in campo con la maschera protettiva al naso… Noi, comunque, cerchiamo di qualificarci giocando a calcio. Non che la Svezia non lo faccia, ma ci teniamo alla correttezza”.
“Qualcosa cambieremo, rispetto a Solna. Abbiamo analizzato e preso coscienza di tutto ciò che abbiamo fatto. Siamo nella situazione preventivata, ovvero quella di essere inferiori alla Spagna e tra le quattro migliori seconde. Ce la giochiamo, con una convinzione aumentata, all’interno di uno scenario che era in qualche modo previsto e chiaro alla partenza del percorso”.
“Faremo funzionare la nostra testa, si gioca solo in 11, mica in 22. Jorginho e Bernardeschi? Se sono qui, sono in grado di dare una mano alla squadra. Le tre parole sono cuore, determinazione e tattica. Se le uniremo e le useremo bene tutte, sarà diverso rispetto a venerdì, dove questo mix non ci è riuscito”.