“Ieri ero allo stadio e i cori razzisti chi era allo stadio non li ha sentiti. Io non li ho sentiti e le persone con cui mi sono confrontato non li hanno sentiti. È chiara la condanna ad ogni forma di razzismo e di discriminazione, questo è un punto fermo e irrinunciabile che è nel dna di Verona e dei veronesi. Anche nelle registrazioni io non ho ancora sentito questi cori. Un conto è il singolo o i pochi che dicono alcune cose, un altro è dire che ci sono stati dei cori, che nessuno ha sentito e che poi, con una trasposizione, diventano l’immagine di una città”. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24 il sindaco di Verona Federico Sboarina commentando i cori razzisti contro l’attaccante del Brescia Mario Balotelli durante la partita Verona-Brescia.
“Io non ho attaccato Balotelli – ha continuato Sboarina – ma ho solo detto che di quell’episodio nessuno aveva avuto percezione. Se sentite le registrazioni dalla curva stava partendo un coro di incitamento al Verona. Io sono d’accordo che anche quel singolo episodio non deve essere fatto, però oggi sui media di tutto il mondo c’è il nome della mia città accostato al razzismo. Capisco la semplificazione della comunicazione, però è mio dovere dire che quella semplificazione non la accetto”.