Verona, Marco Baroni dà la carica in vista della trasferta con la Lazio
Lazio–Verona di sabato 26 aprile all’Olimpico di Roma (fischio d’inizio: ore 20,45) per il tecnico gialloblù Baroni sarà l’ennesimo banco di prova in chiave salvezza. La classifica recita: Cagliari 32, Verona 31, Empoli 31, Udinese (1 partita in meno) 28, Frosinone 28, Sassuolo 26, Salernitana 15. L’Hellas affronterà una Lazio col dente avvelenato per l’eliminazione da parte della Juve nella semifinale di Coppa Italia ma, con 52 punti, in piena corsa per l’Europa.
“Affrontiamo un avversario complicato per tanti aspetti” ha spiegato in conferenza stampa Marco Baroni “la Lazio è una squadra centrata con grande qualità. Dovremo essere pronti a reggere l’urto dell’avversario, a ripartire, anche a fare la partita se ce ne sarà la necessità. Su campi come quello dell’Olimpico non si può stare bassi, rannicchiati nella propria metà campo. Dovremo essere forti nei duelli, nella determinazione”.
Baroni ha parlato dell’attaccante francese Henry, in questo periodo in panchina. “Henry un ragazzo che ha avuto un percorso difficile, particolare, ma si è sempre allenato bene e non è mai mancato una volta dal punto di vista dell’atteggiamento, io lo ritengo pronto. Davanti abbiamo diversi giocatori bravi, noi cerchiamo di dare delle opportunità anche a seconda della partita e da chi sta meglio, anche dal punto di vista psicologico”.
Quanto ai complimenti che gli stanno piovendo addosso, in virtù di una squadra rivoluzionata lo scorso gennaio, Baroni ha concluso in modo categorico. “Baroni è affamato e a gennaio è arrivata gente affamata, di questo c’è bisogno. Il calcio oggi non si gioca più sui nomi scritti sulle magliette ma sul presente, su quello che bisogna fare ora, ciò che c’è dietro è già vecchio”.