Hellas Verona in serie A dopo appena un anno dalla retrocessione: questo ha decretato la finale di ritorno al Bentegodi, davanti a 25.248 spettatori di cui 2783 tifosi del Cittadella. I gialloblù dovevano recuperare due reti agli avversari senza subirne, alla fine il Verona ha calato il tris con i padovani in 9 per le espulsioni nel secondo tempo di Parodi prima sull’1 a 0, Proia poi sul 2 a 0. Verona in A con Brescia e Lecce.
Zaccagni nel primo tempo, Di Carmine e Laribi nella ripresa hanno firmato una promozione gialloblù che fino ad un mese fa, al momento dell’esonero di Grosso per Aglietti sulla panchina degli scaligeri, sembrava una chimera per l’Hellas. Un grande elogio va fatto al Cittadella di Venturato, autore dell’ennesima qualificazione ai play off e (probabilmente) mai così vicino ad una storica promozione dopo il 2 a 0 inferto all’andata. Festa infinita tra gli appassionati gialloblù che continuerà per tutta la notte.
Primo tempo. Il Cittadella prova a sorprendere l’Hellas come all’andata ma è il Verona a confezionare l’occasione più ghiotta nei primi 10′: rasoterra ravvicinato di Laribi, Paleari para ma non trattiene, sulla palla si avventa Di Guadio, miracolo di Paleari. Nervi a fior di pelle: ammonito prima il gialloblù Vitale, quindi Di Carmine, dall’altra parte Siega. Tifo infernale da parte dei 22mila appassionati veronesi, il cronometro corre, il risultato dice Cittadella. Sembra vagare la linea mediana scaligera mentre compatta è quella avversaria. Il rientrante Zaccagni (21′): se ne va sulla sinistra e conquista una punizione dal lato corto dell’area, nulla di fatto. Il Verona inizia a macinare, guadagna metri, conquista un angolo, stesso esito. Il Cittadella arretra. 27’ Faraoni chiede ed ottiene palla da Di Carmine, quindi tocco corto in verticale per Zaccagni che si ritrova a tu per tu con Paleari: stavolta al portierone dei padovani non riesce il miracolo: 1 a 0 per l’Hellas, Bentegodi in visibilio. Il Verona non s’accontenta. Di Guadio sfiora il palo, quindi il tiro (probabilmente) a colpo sicuro di Henderson dal limite, viene neutralizzato dai centrali del Cittadella. 38′: Di Gaudio si ritrova la palla tra i piedi, fortunato quanto scaltro a battere a rete, Paleari salva ancora una volta la porta. Ultimi minuti del primo tempo, il Verona accusa la stanchezza: uno, due, tre errori non provocati finché Moncini dal limite spaventa Silvestri per la speranza dei tifosi padovani: angolo su cui l’estremo gialloblù esce di pugno per evitare guai peggiori. Un attimo prima il rasoterra di Diaw era finito a lato. Tre minuti di recupero. Angolo in coda per l’Hellas, duplice fischio, tutti negli spogliatoi.
Secondo tempo. Stesse formazioni in campo ad inizio ripresa. Cittadella, come ad inizio partita, è pericoloso sui calci piazzati. Ammonito anche il gialloblù Bianchetti. Primo cambio Cittadella: Proia per Siega. Padovani sempre pericolosi, buon per Silvestri e compagni che siano imprecisi. Aglietti decide di affidarsi alla panchina: dentro Matos per Di Gaudio. Come nel primo tempo l’Hellas riprende in mano il pallino del gioco: Henderson da fuori, Paleari non si lascia sorprendere. Ammonito Proia, quindi contrasto Parodi-Vitale, il gialloblù ha la peggio, l’arbitro ammonisce per la seconda volta il calciatore del Cittadella: espulso. L’Hellas è in superiorità numerica. Venturato corre ai ripari: dentro Cancellotti per Moncini. Secondo cambio scaligero: Pazzini per Henderson. 25′: centro basso di Vitale, delizioso tacco sottomisura firmato Di Carmine per il 2 a 0. A questo punto il Verona è in serie A. Entrano Munari nell’Hellas e Schenetti nel Cittadella che prova a reagire ma la seconda ammonizione a Proia, con conseguente cartellino rosso, costituisce un’ulteriore mazzata per i padovani. Verona di nuovo in avanti, Pazzini in profondità per Laribi che infila il tris del Verona a 7 minuti dal termine. Si arriva al 90esimo, 6 minuti di recupero, il risultato non cambia. Triplice fischio: Verona in A dopo appena un anno dalla retrocessione.