L’anticipo della quinta giornata costituiva uno già uno di quelli scontri salvezza in cui i punti costituiscono un valore aggiunto nell’arco della stagione. Al Bentegodi è finita 0 a 0 tra Verona ed Udinese davanti a 13740 spettatori di cui 200 tifosi ospiti. Risultato giusto, un tempo a testa, occasioni spartite. Un punto che fa classifica, come si suol dire, che probabilmente salva la panchina di Tudor dopo 3 sconfitte consecutive e fa muovere quella di Juric reduce dalle sconfitte contro Milan e Juventus. Classifica: Verona 5, Udinese 4. Prossimo turno: Udinese-Bologna, Cagliari-Verona.
Primo tempo. Inizio di gara e subito friulani aggressivi. Ne fa le spese Di Carmine, infortunatosi in uno scontro aereo, rientrato con un’ampia fasciatura alla testa. Anche in avanti i ragazzi di Tudor sono i primi a mettersi in evidenza. Stacco di Barak, indisturbato, da centro area, buon per Silvestri che la palla sia centrale. Udinese, primo angolo, nulla di fatto. Partita tattica, spazi ristretti, Barak ci riprova dal limite, una carezza per l’estremo scaligero. 22’: primo tiro dalla bandierina per l’Hellas, doppio stacco di Rrahami, il primo ribattuto, il secondo fuori. Sull’altro fronte Fofana dal limite, lo spazio è invitante, lui lo riempie con un tiro da dimenticare. 29’: Di Carmine non ce la fa, dentro Stepinski nell’Hellas. 30’: Zaccagni cade in area dopo un contrasto, l’arbitro lascia correre. Gara in equilibrio anche se l’Udinese sembra avere qualcosa in più. Si presenta Lasagna (34’): conclusione leggermente deviata, Silvestri si distende e neutralizza. In effetti i pericoli maggiori li corre la porta scaligera: Lasagna in mezza girata ha la palla del vantaggio (40’) ma, a tu per tu con Silvestri, calcia incredibilmente alto. Sussulto gialloblù nei tre minuti di recupero: due angoli, mischia in area davanti all’estremo Musso, la difesa sbroglia.
Secondo tempo. Inizio di ripresa e stesse formazioni in campo. Il pubblico scaligero “sveglia” dal torpore i suoi ragazzi. 6’, angolo Hellas, stacco del solito Rrahamani, Musso in presa sicura. 8’: altro calcio dalla bandierina senza esito. Non passa un minuto che, dall’altra parte, Lasagna sta per ammutolire il Bentegodi, inserendosi tra i centrali e sprecando la seconda palla per portare sull’1 a 0 l’Udinese con un diagonale uscito sul fondo. Amrabat, il migliore dei gialloblù, prova a dare forza ad una mediana spesso in difficoltà sulle sempre più ficcanti ripartenze ospiti. Verre al posto di Zaccagni: così decide Juric al 16’. L’Udinese accusa una repentina flessione, cresce l’Hellas. Amrabat contrasta, imposta e pure batte a rete: il suo diagonale finisce tra le braccia di Musso. 19’: Tudor inserisce Okaka per Lasagna nell’Udinese. Ora è il Verona a mettere alle corde i friulani ma Stepinski sbaglia l’aggancio a centro area e la girata di Verre è ben controllata dal solito Musso. Altro cambio nell’Udinese: Walace per Barak. Faraoni se ne va come uno sciatore da slalom sulla trequarti ma s’allunga la palla al momento della conclusione. Sulla testa di Stepinski passa il vantaggio scaligero ma Musso è miracoloso a toccare sulla traversa lo stacco ravvicinato del polacco. Gialloblù sempre in avanti ma non trovano la deviazione vincente. Al Bentegodi finisce 0 a 0.