Tra i migliori a Milano nella prima ora contro il Portogallo, nell’ultima gara di Nations League che ha visto i ragazzi di Mancini mettere all’angolo i campioni d’Europa pur senza riuscire a concretizzare la propria superiorità, Marco Verratti si è ripetuto a Genk nell’amichevole contro gli Stati Uniti che ha chiuso il contraddittorio 2018 azzurro, sospeso tra la macchia per la mancata partecipazione al Mondiale di Russia e i segnali di risveglio messi in mostra nell’ultima parte dell’anno solare, sul piano del gioco prima ancora che dei risultati.
Il progetto tattico del ct prevede per il centrocampista abruzzese il ruolo di interno di centrocampo, al fianco di un regista di ruolo, Jorginho o la sua alternativa Sensi, che ha brillato nel test in Belgio. Il rendimento di Verratti, tornato a disposizione della Nazionale dopo aver superato il tunnel della pubalgia, è stato confortante e lo stesso giocatore del Paris Saint-Germain, espressosi al termine dell’amichevole vinta grazie a un gol di Politano, non ha mascherato il proprio entusiasmo per la nuova Italia: “In questa Italia mi trovo davvero bene. È la miglior Nazionale in cui ho giocato” ha detto il centrocampista a ‘Rai Sport’.
L’unico neo sembra essere la difficoltà nell’andare in gol: anche contro gli Usa la rete è arrivata allo scadere, come in Polonia, dopo aver creato e sprecato tanto, ma Verratti non si preoccupa: “Stiamo giocando molto bene . Creiamo tanto, i gol arriveranno”.