Il Pescara retrocede mestamente in Serie B con 5 giornate d’anticipo, fallendo ancora una volta l’appuntamento con la salvezza, ottenuta in Serie A solo una volta su 7 tentativi, nel 1988.
Campionato da dimenticare per gli adriatici, che hanno vinto appena una partita sul campo, contro il Genoa al debutto dell’era Zeman-bis.
Al termine della gara persa contro la Roma che ha sancito la retrocessione, Zdenek Zeman ha parlato ai microfoni di Premium Sport: “Dovremo pensare a fare una squadra competitiva per la Serie B, lavorando su quello che c’è di buono, ma sapendo che sarà un campionato diverso: comunque ci sarà da fare perché la squadra non l’ho costruita io.Se resto? Il contratto è firmato, poi la società può sempre ripensarci…”.
“Di positivo c’è stata solo la prima partita, poi il distacco si è fatto pesante: ci abbiamo provato, ma non è servito e la partita di oggi è il simbolo delle nostre difficoltà: lasciare alla Roma tre contropiede con giocatori così veloci era una cosa da evitare. Il cambiamento in panchina non ha dato frutti, quando sono stato chiamato la situazione era già compromessa. A gennaio sono arrivati giocatori esperti che non son riuscito a far giocare, abbiamo avuto problemi in attacco. Ho cercato di impostare un nuovo gioco, ma i ragazzi volevano giocare da fermi” ha concluso Zeman.