Al Crotone non riesce il secondo miracolo consecutivo. Dopo la rocambolesca salvezza dello scorso anno, in extremis ai danni dell’Empoli, i calabresi scendono in B all’ultima giornata.
La sconfitta di Napoli si associa alle vittorie di Cagliari e Spal, ma a fine partita arrivano comunque gli applausi dei tifosi presenti al San Paolo. Zero rimpianti, quindi? Niente affatto, perché quello che si presenta in sala stampa è un Walter Zenga distrutto: “Retrocedere dopo aver giocato ogni partita fino alla fine come abbiamo fatto noi fa male – le parole del tecnico a ‘Sky Sport‘ – In questo momento è come se avessi preso una coltellata, come se fossi morto. Mi dispiace per Crotone e la gente di Crotone, ringrazio i i tifosi che sono stati encomiabili. Purtroppo alla fine avevamo un calendario difficile e gli altri sono stati più bravi di noi. Ho fatto grande fatica a rialzare i calciatori dal campo, hanno dimostrato di poter stare in questa Serie A”.
Ovvio che non sia il momento per parlare di ciò che sarà: “Futuro? Ora è difficile qualsiasi cosa, è una coltellata che non riuscirò mai a metabolizzare”.