Dopo essere stato esonerato e rimpiazzato con Montella, Walter Zenga ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Radio Sportiva” rivelando alcuni dettagli sul rapporto con la squadra: “Quando si inizia un cammino e si ha solo un anno di contratto, si sa che le cose possono non andare bene. Fin dal primo giorno, e sottolineo fin dal primo giorno, non c’era feeling al cento per cento alla Sampdoria. Se rifarei la scelta? Assolutamente sì. Ho giocato due anni nella Samp, è un posto bello, di tifosi veri che amano la squadra, ma evidentemente sono rimasto a dieci anni fa”.
“Non si può tirare in ballo la professionalità delle persone, andando alla cieca. Devono chiamare il professor Bartali che lavora con la Samp, fargli delle domande e noi abbiamo i dati della preparazione. Se vogliamo parlare di Zenga che non piaceva alla gente, benissimo. Ma andare dentro, nei dettagli di una professionalità, non ha senso nè logica” ha poi preseguito così l’ormai ex tecnico dei blucerchiati, parlando delle critiche rivolte al suo lavoro svolto nella preparazione della stagione.
Zenga si è soffermato anche su Ferrero e sul giocatore più discusso della sua gestione, Antonio Cassano: “Non è vero che Ferrero non capisce nulla. Io dico le mie ragioni, lui ha preso una decisione ma mi dà fastidio che anche oggi si parli della preparazione. Cassano? Perché tutti ne parlano come se fosse un demone? Si è allenato bene, sempre. Io lo vedevo in allenamento e non lo ritenevo pronto per giocare alcune partite di fila. Il fatto stesso che mi abbia espresso il suo disappunto su come stesse, forse significa che avessi ragione. E’ uno che può fare la differenza e con Montella la farà”.