Non c’è pace in casa Ancona. Dopo l’alta tensione di settimana scorsa, sfociata nell’aggressione subite di un gruppo di tifosi a giocatori e allenatore, e dopo la sconfitta contro il Gubbio costata la retrocessione all’ultimo posto, in casa biancorossa si registrano le dimissioni dell’allenatore Giovanni Pagliari, poco prima della seduta di allenamento di giovedì.
La notizia è stata ufficializzata dalla stessa società marchigiana: “All’origine della decisione – si legge in una nota ufficiale – ci sarebbe la constatazione, da parte dell’allenatore, del fatto che la squadra non abbia più la capacità di concentrarsi solo sull’obiettivo salvezza, come invece da lui ripetutamente richiesto, fin dal suo avvento sulla panchina biancorossa”.
La società ha poi smentito la voce su un’imminente messa in mora da parte dei giocatori: “Per quanto attiene alle notizie riportate da alcuni organi di stampa, circa l’eventualità di una ‘messa in mora’ della Società da parte dei propri tesserati in organico, l’U.S. Ancona 1905 assicura di non esserne a conoscenza, specie dopo aver concertato con Lega Pro e Associazione Italiana Calciatori un percorso di rientro economico volto a garantire proprio gli stessi tesserati”.
Caos totale quindi a due giorni dalla gara interna contro il Pordenone. Pagliari lascia dopo appena un mese, essendo stato chiamato al posto di Fabio Brini lo scorso 14 febbraio: deludente il bilancio (tre sconfitte e un pareggio), con cui aggiungere l’eliminazione in semfiinale di Coppa Italia contro il Matera. Possibile il ritorno dello stesso Brini.