Andrea Pirlo spiega come andarono le cose nel 2006 e nel 2010
Che Andrea Pirlo fosse molto vicino ad approdare al Real Madrid nell’estate 2006 e al Barcellona nel 2010 è storia nota ma meno noti sono i retroscena legati a quei mancati approdi. Intervistato da ‘Radio TV Serie A con RDS’, l’attuale tecnico della Sampdoria è idealmente salito sulla macchina macchina del tempo per spiegare come andarono effettivamente le cose.
“Era il periodo di Calciopoli – ha detto, parlando del mancato passaggio ai Blancos -, avevamo appena vinto il Mondiale e non si capiva come sarebbe ripartita le serie A. Io avevo già firmato il contratto con il Real Madrid quando al primo giorno di ritiro con il Milan ci comunicarono che saremmo ripartiti dalla Serie A con una penalizzazione, quindi in accordo con il mio procuratore e con Galliani ho firmato con il Milan”.
Nel 2010 invece la chiave fu l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic: “Durante il trofeo Gamper (che il Barça vinse ai rigori contro il Milan, ndr) venni chiamato da Guardiola nel suo ufficio perché mi voleva al Barcellona, ma intanto si stava concretizzando anche l’idea e la possibilità che Ibra venisse al Milan. Alla fine Ibra arrivò e rimasi lì anche io”.
L’addio al Milan si concretizzò alla successiva scadenza di contratto, nel 2011: quell’estate ebbe inizio l’esperienza alla Juventus che portò nella bacheca di Pirlo quattro scudetti, due Supercoppe italiane e una Coppa Italia. “Questa è stata una rivincita per me – ha detto Pirlo -. Avevo una grande voglia di dimostrare a tutti che ero ancora un giocatore forte e in grado di giocare ancora ad alto livello e con la Juve ho vinto quattro campionati e siamo arrivati in una finale di Champions”.