A caldo aveva dichiarato di essere pronto a vivere al Pescara, che è poi la squadra della propria città, la prima avventura da tecnico in Serie A, un anno dopo la promozione sfiorata contro il Bologna.
Massimo Oddo è quindi pronto a rifiufare la corte del Palermo, ma nel day after la festa seguita al pareggio contro il Trapani arriva una precisazione importante, che sa di avviso verso il presidente Sebastiani:
“La promozione è il frutto del lavoro del gruppo e dello staff, non era facile riproporci dopo la finale dello scorso anno – le parole di Oddo – Il mio desiderio è quello di restare, a patto però che il presidente Sebastiani non mi venda tutti… Io credo che sia memore degli errori fatti qualche anno fa, anche perché la serie A non è la B. Questo gruppo deve servire come base per costruire una squadra che possa farsi valere in serie A”.
Tradotto: l’addio di Lapadula è inevitabile, ma se si riuscisse a trattenere qualcuno tra Caprari, Benali e Memushaj, oltre a Torreira, già comprato però dalla Sampdoria un anno fa, il Pescara potrebbe fare a meno di trovarsi un nuovo allenatore…
Non si è fatta attendere la replica del presidente Sebastiani, lucido nonostante l’emozione: “La squadra ha grande qualità, ma Oddo ha fatto un grandissimo. Siamo consapevoli di dover lottare per restare in serie A. Proveremo a non smontare la squadra, aggiungendo anzi degli elementi di esperienza ed evitando di puntare su elementi con poca esperienza di Serie A, perché non possiamo permetterci di aspettarli. Non dobbiamo sbagliare il mercato. La nostra missione comunque resta quella di comprare calciatori e valorizzarli”.