Il portiere e capitano della Juventus Gianluigi Buffon ai microfoni di Premium Sport ha parlato di Juventus, del sogno Champions e del suo futuro.
“Sospiro di sollievo quando ho visto uscire il Porto al sorteggio di Champions? No, non ho pensato ‘meno male’ perché penso che sia un’espressione che ha un’intonazione di poco rispetto nei confronti dell’avversario. Però è stato un buon sorteggio perché poteva andarci peggio. Abbiamo preso una squadra pericolosa che ha sbattuto fuori dalla Champions la Roma che è una squadra importante se no non si giocherebbe il campionato con noi. Il Porto è una squadra in crescita, ha grande esperienza europea e ha giocatori che spesso hanno calcato determinate platee e sanno che tipo di approccio avere i determinati match. E’ una squadra che rispettiamo tanto e sul campo dovremo dimostrare che è vero quello che si pensa sulla carta”.
Il gioco dei bianconeri è stato criticato: “Sono molto contento per come abbiamo affrontato le ultime due partite: abbiamo avuto grande spirito e anche espresso un buon gioco. Io volevo vedere una squadra viva poi tutte le altre cose che riguardano la sfera tecnica competono al mister che approfondisce e analizza questi aspetti. Juventus-Roma gara importante ma non decisiva? Sarà una partita importante in un momento in cui loro stanno bene, sono fiduciosi e credo che, a differenza di quello che dicono in tanti, per me non è una sorpresa perché negli ultimi anni Juve, Roma e Napoli sono sempre state le squadre che si sono contese il titolo. Secondo me la Roma ha una bella identità, sta cambiando il modo di gestire alcune situazioni, ha un allenatore che stimo molto e ha una squadra competitiva con giocatori di livello internazionale: se la giocherà fino alla fine con noi e con il Napoli. Totti assente a Torino? Quando non gioca sono sempre felice. La stima che ho per lui è illimitata, è un giocatore che ha una classe tale che in qualsiasi momento può determinare una gara”.
Il nuovo look: “I baffi lasciati per una scommessa persa? No, non c’è dietro niente di questo tipo, semplicemente il rasoio si è scaricato e allora a quel punto l’ho interpretato come un segnale del destino e me li sono modellati un pochino, lasciandoli così. Ma tra poco spariranno anche perché in famiglia non sono stati accolti con un grandissimo successo”.
Sul suo futuro resta possibilista: “Ritiro dopo i mondiali del 2018? Diciamo che l’idea è quella e ne sono abbastanza convinto. C’è solo un remota possibilità che mi possa far giocare un’altra stagione e la sappiamo solo io e il presidente ma è difficile che si avveri. Se consiglierei Donnarumma alla Juve? Lo consiglierei a tutte le squadre che hanno bisogno di un portiere: è eccezionale, non può non colpire un giocatore simile”.