A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Emanuele Calaiò, attaccante del Parma.
“Sono sette promozioni, comprese le due col Napoli che hanno un sapore particolare, insieme a quelle col Parma. A 36 anni vincere un altro campionato da protagonista fa piacere e sono felice perché ho vissuto emozioni inaspettate. Tutti i campionati vinti sono diversi, a partire dal primo che vinsi in serie B col Torino e avevo solo 16 anni” ha raccontato.
“Al Parma abbiamo tanti giovani interessanti, come Anastasio e Roberto Insigne – ha aggiunto il bomber palermitano -. Certo, devono ancora dimostrare e prima del salto in serie A, devono crescere e farsi le ossa. Roberto ha fatto benissimo nella prima parte del campionato, poi ha caratterizzato la stagione con alti e bassi, ma ha le potenzialità per fare bene. Tornerà a Napoli e poi toccherà al club gestirlo, ma giocare un’altra stagione con continuità non gli farebbe male. Non so neppure cosa farò io, figuriamoci i miei compagni. Finire qui la carriera a Parma in serie A sarebbe il mio sogno, ma devo capire le intenzioni della società. Sono carico e sto bene fisicamente per cui se non giocherò al Parma, mi divertirò altrove. Sto già pensando al mio domani, noi calciatori sappiamo se siamo portati o meno a fare l’allenatore e io non credo di essere in grado di fare l’allenatore, ma potrei aiutare le società nel settore giovanile o collaborare con un direttore sportivo. Ciciretti si è fatto male tre volte per cui ha avuto poco spazio, ma ha grandi potenzialità”.