Un’analisi puntuale sul presente e il futuro prossimo, parole sibilline sull’avvenire più lontano nel tempo.
José Mourinho parla della sua Roma in vista della delicata sfida con l’Atalanta in programma per domenica sera all’Olimpico, ma in conferenza stampa si sofferma anche sulle novità in corso tra i giallorossi. E che riguardano non soltanto i giocatori, ma anche i dirigenti. Meno chiare invece le parole che il tecnico lusitano ha riservato a se stesso e al suo futuro nella Capitale.
“Non voglio entrare in questo campo, proprio non voglio. Ovvio che io mi sia posto qualche domanda, ma non ho nessuna risposta al 100%”, ha affermato Mourinho quando gli sono stati chiesti commenti sul rinnovo del suo contratto con la Roma che non arriva. Parole evasive anche sull’addio di Tiago Pinto: “Parlare di un direttore non fa per me. Io rispetto le gerarchie della società, e non posso commentare il lavoro di un superiore”.
Le preoccupazioni più dirette di Mourinho riguardano quindi l’organico della sua Roma: “Non abbiamo recuperato nessuno. Smalling e Abraham sono fuori, anche Renato si è infortunato, Mancini può giocare ma non ha recuperato. C’è Huijsen, una delle più grandi promesse del calcio europeo tra i giocatori della sua età. Ma ha 10 minuti di Serie A alle spalle, e contro di noi ci sarà l’Atalanta. Un’ottima squadra che ha tutto, qualità, esperienza, opzioni e un allenatore che è con loro da tanti anni. E che ha sempre portato la stessa filosofia di gioco e tanta empatia. Giocano a occhi chiusi, e per noi affrontarli sarà sempre complicato”.