La fiducia riposta in lui da John Elkann potrebbe non bastare
Nervoso, agitato e, anche agli occhi di parecchi tifosi, non più vincente. La seconda stagione sulla panchina della Juve di Massimiliano Allegri dal clamoroso ritorno alla Continassa nell’estate del 2021 vive di continue oscillazioni, con molti più bassi che alti. L’ennesima delusione europea, che mette a rischio anche il prosieguo del cammino in Europa League (competizione in cui perlatro la Juve era stata ‘retrocessa’ dopo l’orribile cammino nei gironi di Champions League) rischia di essere fatale al tecnico toscano.
All’interno del club ci si interroga già sul futuro. Soprattutto in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League, la dirigenza starebbe pianificando una valorizzazione dei giovani con un netto freno alle spese e agli ingaggi milionari, nonché all’acquisto di big ormai navigati, già precedentemente fatti arrivare a Torino nell’ottica della costruzione di un instant-team. In quest’ottica la figura di Allegri non è vista come quella ideale, nonostante la fiducia di John Elkann nei suoi confronti non sia mai mancata.
Come da indiscrezioni riportate goà da diverse settimane, il profilo di Antonio Conte prende sempre più quota. Alcuni tifosi bianconeri, gli stessi che dopo la gara col Nantes hanno espresso nuovamente il loro malcontento per la gestione tecnica della squadra, caldeggiano il ritorno dell’attuale allenatore degli Spurs sulla panchina della Vecchia Signora.